La tecnica al servizio della politica · di Giulio A. Rusconi Clerici La so,luzione dei problemi sempre più complessi che si pongono nelle società evolute richiede un apporto tecnico· enormemente più ampio e diversificato ·di quanto non avvenisse in un passato anche recente. Di conseguenza, anche le forme in cui si effettua la prestazione tecnica mutano. Accanto alle attività professionali individuali, nascono organizzazioni tecniche allargate, anche a struttura interdisciplinare, così da poter coprire l'intero arco, delle richieste, sia effettive che potenziali. L'Italia ha conosciuto negli anni passati un ,elevato sviluppo, che le ha permesso di risolvere molti tra i più scottanti problemi dell'im1nediato dopoguerra, quali, ad esempio: la ricostruzione ae1 patr1mor110 immobiliare distrutto da eventi bellici e la parziale copertura dei nuovi fabbisogni di abitazioni; il graduale passaggio da un'eco,nomia ancora prevalentemente agricola ad una economia industriale;_ la liberalizza .. zione degli scan1bi; la crescita di un sistema industriale articolato, no·n più autarchico, ma competitivo e aperto in campo internazio,nale; l'espansione di strutture commerciali a dimensione europea; la costruzione di una rete infrastrutturale important~; la politica di sviluppo del Mezzogiorno, e così via. Alcuni dei problemi di fondo sono stati, quindi, affrontati ed in parte risolti, anche se ciò è avvenuto con un limitato, concorso di prestazione tecnica, supplendo in larga misura a questa carenza con il mantenimento di livelli salariali sensibilmente bassi. Del resto, il limitato impegno tecnico appare evidente dai risultati raggiunti, spesso poco soddisfacenti ò eccessivamente onerosi. Comunque, anche nei casi migliori si è operato con una visio·ne str_ettamente settoriale e mai considerando i pro·blemi in -una visione di insieme. Oggi che il nostro paese tende ai livelli di vita dei paesi più evoluti, questo metodo non può essere più accettabile, sia perché le risorse disponibili, per quanto rilevanti, no1 n bastano per supplire a carenze o addirittura ad assenze di programmazione e di progettazione, sia perché risulta sempre più necessario dare ai problemi corrette soluzioni tanto al loro interno quanto nei riflessi esterni. Ad una prassi 92 Biblioteca Gino Bianco
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