Argomenti ; Naturaln1ente, nell'ambito della politica aziendale, assume una notevole in1portanza il pro·blema dei costi di gestione e, quindi, il problema della determinazione ,delle tariffe. A questo pro1posito occoirre subito sottolineare che ci semb,ra estremamente pericoloso• il tentativo di risolvere il deficit ferroviario con aumenti di tariffe che potrebbero compromettere gravemente l'inteTa politica di rilancio, specialmente se effettuati prima di aver migliorato la qt1alità del servizio. Il miglioramento qualitativo, infatti, può far conseguire inorementi di traffico tali da consentire, su basi remu11erative, la completa utilizzazione della capacità esistente. La sola manovra delle tariffe potrebbe, invece, provocare una progressiva riduzione dei traffici, facendo venire a mancare una delle variabili (il costo) che abbiamo visto posso,no ancora giocare a vantaggio della ferrovia nella scelta dell'utente. In sintesi, si tratta di impostare una nuova politica .dei trasporti; di « affiancare », cioè, « la politica del mezzo collettivo ·alla politica del mezzo « individuale ». Ma, ripetiamo, una politica che rivaluti il mezzo pubblico agendo solo sui tre fondamentali elementi di scelta (sicurezza, costo, qualità del servizio) ,e senza « coercizioni » di so·rta. Una politica, cioè, che, « salvando» l'automobilismo e la spinta che esso ha dato al miglioramento della nostra vita di relazioni, impedisca peraltro, che l'automobile, dopo essere stata « un moltiplicatore di reddito » ne diventi un « divoratore», sottraendolo a destinazioni più urgenti e, sia pure in prospettiva, più remunerative. UGO LEONE 91 ,,,. Bibti·oteca Gino Bianco '
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