Argomenti a causa della pessima natura geologica dei terreni attraversati, ma finalmente, dopo « quasi » un ventennio, i lavori saranno portati a termine. E, ciò avvenuto, la Battipaglia-Reggio Calabria risulterà più « breve », più « moderna », più « veloce » e sarà possibile percorrere il tratto Villa S. Giovanni-Roma in circa sei ore (alla media di 112 Km. orari) contro le dieci ore e mezza (media 64 Km. orari) del 1953. Tuttavia, u11a volta completata quest'opera, non si sarà certo risolto il « problema ferroviario» del Mezzogiorno, dal momento che restano in fase di realizzazione lavori di « ammodernamento » lungo altri importanti itinerari 9 • In particolare, entrano nel programma delle Ferrovie dello Stato, il raddoppio delle litoranee siciliane - la Messina-Siracusa e la Messina-Palermo - raddoppio che diventa di importanza tanto più notevole ora c.he quello della Battipaglia-Reggio Calabria si avvia a conclusione. Una volta attuate le opere suddette si accrescerà notevolmente l' « offerta » e, v'è da presumere, la « domanda » di trasporto ai due lati dello stretto di Messina. Si pone, du11que, anche il problema di potenziare e trasformare i servizi che collegano Le du•e sponde per evitare che, come già con grave danno accade oggi, le merci restino bloccate giorni interi in attesa del loro « turno » di passare lo stretto. In conclusione, se nel Mezzogiorno e, ancor più, a Sud del Mezzogiorno, la situazione rimane inalterata o comunque non si muove con lo stesso passo tenuto « più su », e, quindi, se può accadere che un carico di arance, poniamo, partito da Palermo corre il riséhio di arrivare marcio a Roma, ci pare assolutamente inutile dargli la possibilità di proseguire più speditamente per Milano o addirittura per i mercati dell'Europa settentrionale: a distanza di secoli si porterebbe altro marcio in D1 animarca. Occorre, dunque, non solo una politica di « priorità », co,me si suole dire, ma sop,rattutto una politica di complementarietà e coordinazione, sia degli interventi sia •dei mezzi di trasporto. Infatti, la riforma e, quindi, il rilancio del sistema ferro,viario è di enorme importanza non solo per i motivi che siamo venuti delineando, ma anche per un più razionale coordinamento dei n1ezzi di traspo 1 rto su scala nazionale, a tutto vantaggio della stessa econo,mia nazionale se si considerano gli inconvenienti che attualmente si registrano a causa dell'eccesso di offerta di mezzi' di trasporto e quindi, dello « spreco » di risorse. La coesistenza di diversi mezzi ~i trasporto crea, in tutto il mondo, problemi di complementarietà e concorrenza e impo.ne la necessità di 9 Ancona-Bari-Lecce; Foggia-Napoli; Battipaglia-Potenza-Metaponto; Bari-TarantoMetaponto-Reggio Calabria; Taranto-Brindisi; Cagliari-Golfo Aranci. 89 •Bib ioteca Gino Bianco -
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