.. Argomenti nutenzione e di rinnovamento per adeguare il sistema alle esigenze già in atto e in secondo luogo a mettere la rete in grado di rispondere alle esigenze del traffico futuro. La prima fase (1962-67) è quasi completamente realizzata, per la seconda - che avrebbe dovuto avere inizio il 1° luglio del '67 - le «autorizzazioni» sono avvenute con un certo ritardo e, come abbiamo visto, frazionate nel tempo. Attualmente la rete italiana si basa essenzialmente su due linee «litorali»: la Tirrenica (1.561 Km. da Ventimiglia a Palermo), l'Adriatica (1.109 Km. da Trieste a Lecce) oltre a una terza più breve, la Jo1 nica (579 Km. da Bari a Reggio Calabria); e su une serie di linee tra.sversali, quali la Torino-Venezia (419 Km.), la Roma-Ancona (295), la Roma-Pescara (240), la Napoli-Foggia (200). Il « grosso» del traffico si svolge sulla Tirrenica e, in modo particolare, sul tratto Milano-Napo 1 li che, pur rappresentando il 5% della lunghezza della intera rete delle Ferrovie dello Stato, assorbe circa il 303/o del traffico complessivamente smaltito dalle stesse. Su questa linea, infatti, si innesta la Battipaglia-Reggio Calabria che ne è il naturale prolungamento; su questa linea, quindi, confluisce la massima parte dei trasporti fra le regioni estreme del paese. Basti pensare alle esportazioni di prodotti agricoli dal M,ezzogiorno verso i mercati settentrionali ed esteri e ai movimenti, nei due sensi, di turisti e di emigranti. Appunto per l'importanza della linea si è, ormai da anni, pensato di provvedere al suo progressivo miglioramento « tecnolo·gico » in modo da consentire ai treni più elevate velocità « di crociera » e si è, quindi, deciso di agire su quello che viene considerato il tratto « nevralgico » della linea: la Firenze-Roma, eh-e presenta il più elevato indice 1 di tortuosità. La questione è stata oggetto di studi, progetti e polemiche fin troppo noti, sfociati infine nella decisione del CIPE di « concedere i richiesti 200 miliardi « extra-piano » per la costruzione (che dovrebbe avvenire entro il '75) della «direttissima»: la quale, abbreviando la linea di circa 50 k1n. ed eliminandone le tortuosità, permetterà di coprire l'intero percorso Napoli-Milano in meno di sette ore, contro le otto attuali. La « fluidificazione » ·del tratto centrale della grande dorsale, si afferma negli ambienti delle ferrovie, porterà un nuovo, decisivo contributo all'avvicinamento tra Nord e Sud del paese e favorirà una più « giusta » e « omogenea » distribuzione dei vantaggi comuni al generale sviluppo economico. · Siamo d'accordo, ma, ripetiamo 1 , la Roma-Firenze merita qualche· considerazione a parte. Innanzitutto, una premessa che sgomberi il campo da possibili « fraintendimenti »: no11 abbiamo alct1na pregiudiziale contro la « •di87 -Bib.io eca Gino Bianco
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