Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

.. Argomenti Piì1 « critica » è la situazione nel caso del trasporto di merci, dal momento che in Italia circa il 70-75% del traffico merci si svolge « su quattro ruote ». La ferrovia, contrariamente a quanto avviene altrove, · conta molto poco, pur essendo nata, come si è detto, proprio per il trasporto delle merci. Il fenomeno è strettamente legato, fra l'altro, alle vicende del seco11do dopoguerra, quando l'Italia si trovò con gran parte della rete ferroviaria distrutta e con la metà dei carri merce fuori uso. Per contro, l'autotrasporto poté « attingere » fra i residuati bellici e si mostrò immed.iatamente più rispondente alla domanda di un'economia che richiedeva ai trasporti un certo grado di elasticità che la ferrovia non poteva fornire. Fu così cl1e il parco automezzi impegnato 1 nel trasporto su strada salì dalle 96.000 unità del '39 alle 136.000 del 1946. Oggi gli autocarri sono circa 800.000, mentre la parte che il traffico ferroviario ha nel complesso del movime11to merci rimane modesta, specialmente se confrontata a quella di altri paesi. « E questo punto - ha detto Francesco Santoro, docente di economia dei trasporti e direttore generale del coordinamento del Ministero dei Trasporti - è tanto più negativo per le ferrovie ove si consideri che in parallelo si rileva un traffico viaggiatori che per fatturato è alla pari con quello merci. Per chiarezza occorre aggiungere che il traffico viaggiatori per tutte le ferrovie è in generale deficitario, n1entre di solito non lo· è quello merci. .. Nel caso italiano, stime di larga massima indicherebbero che solo una metà del traffico stradale - esigenze qualitative a parte - potrebbe essere avviato su rotaia. La doman·da che si può porre allora è se le ferrovie sarebbero in grado, di assorbire tutto il movi1nento merci che si fa oggi su strada. E allo stato attuale la risposta non potrebbe che essere negativa ». Ecco il nocciolo della questione. Cioè non si tratta tanto, come si afferma nel Progetto '80, di studiare e attt1are « opportune misure per dirottare - nel traffico di media e lunga distanza - il trasporto dalla strada al mezzo ferroviario », ma soprattutto di creare le strutture necessarie per questo traffico che, come ha detto Santoro, è potenzialmente effettuabile su rotaia, specialmente in relazione alle esigenze del traffico stradale attualmente compromesso dalla intensa circolazione dei carichi pesanti. Dunque, anche nel trasporto merci esistono notevoli possibilità di miglioramento « quantitativo » della domanda; a11che in questo caso, peraltro, tali possibilità sono strettamente legate al n1iglioramento qualitativo dell'offerta. - Questo del trasporto merci è un settore che è stato decisamente trascurato, sia per quanto riguarda la costn1zione di -materiale. rotabile, 85 ·Bib ioteca Gino Bianco -

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