Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

Ugo Leone ruote, sia perché il trasp-orto indiviq.uale e su strada è piii costoso di quello pubblico, collettivo e ferroviario (si calcola, ancl1e se con una certa approssimazione, che il costo netto di un viaggiatore/Km. e di una tonnellata/K·m. sia, su strada, quasi doppio che per ferro,via); anche se, occorre sottolinearlo, per quanto riguarda le merci, il trasporto ferroviario no•n è in grado di assicurare il servizio door-to-door e deve essere, quin1di, integrato con il trasporto automobilistico·. Possiamo dire, du·nque, che siamo in una fase di transizione. Certamente non si può compiere una « scelta » definitiva fra strada e ferrovia, ma è chiaro che se non si avrà un'inversione o, comunque, una « correzione », di tendenza, si correrà il rischio di declassare completamente l'intero patrimonio del sistema ferro-viario nazionale e di compromettere gravemente lo sviluppo della mobilità di cose e persone. Sono co1 nsiderazioni dalle quali, ci pare, non si possa prescindere nelle decisioni di politica economica che l'Italia si appresta a prendere per il prossimo futuro, perché i trasporti sono un fattore di «promozione» e di «condizionamento» per lo sviluppo degli altri settori produttivi. Nel « quadro » socio-econo,mico-territoriale che dovrebbe configurarsi in Italia secondo le previsioni del Progetto '80, « risulteranno accentuate le tendenze di mobilità in relazione all'intensificarsi ·degli spostamenti di persone e di merci sia all'interno- del territorio nazionale per effetto di più razionali assetti urbani, sia con il resto del mondo per effetto della progressiva integrazione economica internazionale ». Questa crescente domanda di traffico· impone, naturalmente, l'adeguamento delle infrastrutture del sistema dei trasporti e delle comunicazioni e, quindi, anche, inevitabilmente una « scelta» prefere,nziale fra i vari mezzi e sistemi di trasporto da sviluppare pi1ì velocem,ente. Tale scelta non viene fatta a caso, ma in base a precise considerazioni, secondo che si tratti di comunicazioni internazionali, nazionali o metropolitane, ossia a lunga, a media o a breve distanza. E tenendo presenti due obiettivi fondamentali: « favorire il process-o di integrazione del nostro paese nell'economia europea, e il suo profondo inserimento nella più vasta rete dei rapporti internazionali, ·attraverso la massima apertura ai flussi internazionali di persone e cli merci »; e « realizzare per i cittadini eguali possibilità di accesso a tutti i luoghi del territorio ». Inoltre, l'insieme del sistema d·elle comunicazioni dovrebbe utilizzare i vari mezzi di trasporto tenendo conto di altre impo·rtanti condizioni: « che ogni mezzo di trasporto sia impiegato in modo da utilizzare al massimo le proprie capacità e caratteristiche »; « che sia impiegato in forme strettamente integrate con gli altri mezzi così da massimizzare la rapidità e l'economicità dell'insieme dei flussi di trasporto· ». 82 Biblioteca Gino Bianco

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