/ Operazione rotaia di Ugo Leone ARGOMENTI « Il modo consueto di formazione degli Stati - ha scritto, Lucien Febvre ·- implica naturalmente l'esistenza di strade e di mezzi diversi di comunicazione. Come altrimenti perverreb·bero gli uomini - senza strade e senza comunicazioni - a ricostruire, coi resti di unità naturali dissociate da loro, complessi omogenei convenienti?» 1 • Dalla ruota, inventata all'aurora della storia, sono, stati compiuti progressi che è poco definire eccezionali; ma è stato necessario attendere la fine del XVIII secolo e, più ancora, gli i11izi del XIX, per cominciare a vedere, nel campo dei trasporti, le prime importanti trasformazioni « stimolate » dalla « rivoluzione indu,striale » che, propagandosi nel continente europeo, esigeva una più intensa e più massiccia circolazione di persone e di cose. Queste nuove esigenze provo·carono l'evoluzione dei mezzi di trasporto terrestri, fluviali e marittimi, il perfezionamento delle tecniche stradali, la « costruzione » di nuovi canali e così via. Ma, so1 prattutto, nella prima metà dell' '800 comparve la strada ferrata e con essa il treno, un mezzo di trasporto che creò una nuova presa di coscienza dello spazio e che Proudhon definì « l'agente di una rivoluzione radicale senza esempio nella storia dell'umanità ». Effettivamente, la ferrovia ha segnato una tappa storica decisiva: quella che, insieme col carbo·ne, costituisce, per dirla con Mumford, la « fase paleotecnica » nelle tre età della tecnica 2 e inaugura l'èra tecnologica dei trasporti. Essa segna la fine dell'antico regime economico, caratterizzato nel campo dei trasporti da una moltitudine di servizi « parziali », e soddisfa la necessità, particolarmente sentita per ragioni non solo economiche, ma sociali, polftiche e culturali, di un coordinamento . 1 L. FEBVRE, La terra e l'evoluzione umana, trad. it., nel volume Studi su Riforma e Rinasci1nento e altri scritti su problemi di metodo e di geografia storica, Einaudi, Torino, 1966. 2 Le altre due sono la 'eotecnica' « sistema c\ell'acqua e del legno» e la 'neotecnica', quell~ in cui viviamo, più o meno dal 1930. 77 ib'lioteca Gino Bianco
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