.. I Sul caso Garaudy I una lettera inviata a « Le Monde», che « tra questa nuova classe borghese e la sinistra esisterà per lungo tempo·, al di là delle legittime ambizioni concorrenziali e nonostante le diverse finalità, una alleanza positiva ». L'asse politico della Convenzione continua, intanto, ad oscillare fra i socialisti, ai quali è vicina per molti aspetti, e il PSU, col quale ha raggiunto un ·accordo per condurre delle azioni comuni. Per Miche! Rocard, « l'affare Garaudy è solo la conferma di ciò che già si sapeva: il Partito Comunista non ama molto la discussio·ne pubblica nelle sue sfere dirigenti. Il dialogo è possibile, malgrado tutto. Bene o, male, ci sono delle cose da fare insieme su questioni concrete. E l'unità della sinistra· si farà attraverso l'unità combattiva dei lavoratori. Si intavoleranno discussioni fra i comunisti e noi ». Con quanto profitto·, non è difficile immaginare. Il PSU cerca il suo spazio politico alla sinistra del P.C. e no,n nasconde le proprie simpatie per i gruppi ·della sinistra extra-parlamentare. Se da una parte c'è l'accordo con Mitterrand, dall'altra c'è l'accordo con la Lega Comunista di Alain Krivine (di orientamento trozkista), sul quale « L'Humanité » ha già emesso un giudizio assai duro: « le forze impegnate in queste attività non sono certo monumentali. La realizzazione degli obiettivi definiti dal comunicato PSU-Krivine sarebbe nondimeno tale da facilitare la lotta dei padro,ni contro gli operai piuttosto che quella degli operai per i loro diritti ed il loro· avvenire ». In queste condizioni, la strada dell'unità appare lunga e difficile. Nessuno sembra cosciente delle divergenze esistenti e delle difficoltà che ciò comporta, o almeno nessuno sembra darvi molto peso. Ciascuno ha le sue idee, le sue proposte. C'è una fioritura incredibile di discorsi, dichiiarazioni, appelli, comunicati, ma nessuno sembra accorgersi del fatto che ogni partito non riesce ad id enti fica re più di un partner e che l'unità dai comunisti ai radicali sarebbe possibile, almeno teoricamente, soltanto per una serie di riflessi. I contrasti che dividono l'opposizione consentono, naturalmente, alla maggioranza di superare i dissensi che pur si manifestano al suo interno, specialmente per quan.to riguarda la politica estera del governo. Finché durerà questo stato di cose, Chaban-Delmas potrà co·ntinuare a sviluppare, in tutta tranquillità, il disegno della nouvelle societé. ENRICO VITIELLO 71 .Bibl.ioteca Gino Bianco -
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