Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

Enrico Vitiello forze socialiste », avanzata, qualch,e giorno prima, dalla Convenzione delle Istituzioni Rep·ubblicane. L'appello di Mitterrand era diretto principalmente ai socialisti ,e al PSU, al fine di arrivare all'unificazio,ne entro il mese di giugno, dopo essere _passati attraverso una fase ~ di « consultazioni reciproche ». Consapevole· delle difficoltà, Mitterrand aveva realisticamente affermato: « Noi accettiamo il più, che è l'unificazione organica, ed il meno, che è l'azione comune», sottolineando così l'esigenza unitaria della Convenzione, in base alla quale l'unità della famiglia socialista è condizione preliminare per affrontare il problema dell'unione coi comunisti. Solo un dialo1 go, « da potenza a potenza » può evitare il pericolo di egemonizzazio 1 n•e della sinistra da parte del P.C. Ma la proposta Mitterrand non ha avuto successo, poiché le posizioni dei due principali partners circa il metodo da a·dottare · sono abbastanza distanti, per non dire opposte. Il P.SU, contrario all'unità di v,ertice, propugna l'unità della base, da co-nseguire attraverso lotte comuni su comuni obbiettivi. I socialisti, invece, che si preparavano a un dialogo « separato» col P.C., si dico,no favorevoli a queste azioni di base, a condizione, p-erò, che si traducano in un avvicinamento degli apparati. Fallito il tentativo di unificazione socialista, il P.C. rilanciava, ai primi di gennaio, il tema dell'unità, prop·onendo una « riunione comune di tutte le formazioni della sinfstra ». Le finalità perseguite erano diverse. Innanzitutto, si voleva riconfermare, a meno di un mese dal congresso, la validità -della linea di « unità delle forze democratiche» lanciata ·da Waldeck-Rochet. C'era poi una preoccupazione di carattere elettorale, dato l'avvicinarsi delle elezioni cantonali, in vista delle quali anche la maggioranza cercava di serrare le file. Ed, infine, si tentava di vincolare in qualche modo gli altri partiti della sinistra al dialo-go co1l P.C., prima che il Congresso rendesse no•ta la so,luzio1 ne del caso Garaudy. La proposta venne indirizzata ai due partiti socialisti, ai radicali e alla Convenzione. Fin dalle prime reazioni emerse un ventaglio di posizioni che non -lasciavano prevedere nulla di promettente. L'unica risposta affermativa veniva dal partito ~i Mitterrand, che a più riprese aveva mostrato la sua propensione ad un incontro collettivo della sinistra. Gli altri furono dei « sì » condizionati. I radicali si riservavano di prendere posizio,ne dopo il Congresso. La risposta _del PSU era, almeno formalmente, positiva, ma poneva tante e tali condizioni da renderla di fatto negativa. I seguaci di Michel Rocard contestavano, innanzitutto, l'opportunità di estendere l'iniziativa ai radicali, « i cui legami col grande capitale ·e le posizioni centriste so-no no,te a tutti»; 68 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==