Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

Antonio Duva A titolo com,parativo può essere utile ricordare che analoghi còrsi svolti, in Gran Bretagna, presso il centro di studi amministrativi del Ministero del Tesoro, haru10 la durata di 20 settimane. Ma non si tratta solo di differenze quantitative. A ~asevta, l'attribuzione degli insegn·amenti per incarico e la eterogenea provenienza dei docenti, scelti coin assoluta discrezionali 1 tà ,dal comitato direttivo, che talora ricorre anche -- secondo quanto espressamente prevede il regolamento della scuola di Caserta, a differenza ,della legge istitutiva - ad « estranei alle Amministrazioni dello· Stato», non assicurano alcuna unità di indirizzo e di metodo didattico ai parteci 1 panti ·ai corsi, che finiscono con l'assistere a,d una serie di conferenze, di livello non sempre uguale, tenute da consiglieri di stato, magistrati, docenti universitari, alti funzionari o, più semplicemente, « esperti ». Con il trascorrere del tempo l'intero impianto, didattico e organizzativo deHa scuola è, del resto, oggetto ,di rilievi, mentre non capita più di sentir citare Caserta come testimonianza della volontà di rinnovamento del nostro apparato burocratico. Recentemente, nel dicembre scorso, la questione è stata sollevata alla Camera con una interrogazione rivolta in termini assai energici daill'on. Mauro Ianniello al Presidente del Consiglio ed al Mini·stro per la Riforma della pubblica amministrazione. L'interrogazione prende in considerazione sopratutto problemi concernenti la condizione del personale della scuola di Caserta, ma fornisce elementi che -- se confermati - .metterebbero in 'luce carenze di carattere assai più generale. L'on. Iarnniello - dopo aver osservato che la posizione di « comando » non fornisce al personale in servizi-o a Caserta alcuna garanzia in ordine alla ·stabilità di servizio presso la scuola « per la precarietà e la discrezionalità del provvedimen,to ·di rinnovo del comando» - afferm·a che i dipendenti del servizio esecutivo ed ausiliario, oltre ad essere in numero largamente insufficiente, vengono a fine d'anno « sottoposti ad originali soluzioni contabili al fine ,di compensare le p1 restazioni di lavoro». Gli assistenti della scuola, funzionari di1rettivi dello stato, comandati a Caserta con specifiche funzioni didattiche sareb,bero invece costretti ad esplicare mansioni amministrative e sarebbero sistematicamente esclusi dal conferimento di inca·richi di insegnamento per i quali, peraltro, come si è detto, si fa ricorso non solo a docenti universitari ma anche ad estranei ·all'Amministrazione statale. Il consiglio direttivo del1 l·a Scuola, poi, ~unendosi a Roma anziché a Caserta, eserciterebbe in modo troppo distaccato e con scarsa solerzia il proprio m·andato, tanto che l'on. Ianniello si spinge a chiedere la sostituzione di « taluni componenti del collegio ». Non risulta che a questi rilievi, tanto più gravi se si considera che sono riferiti ad una istituzione che dovreb·be rappresentare un model 1 lo per tutto l'apl)aTato amministrativo statale, sia stata data sinora una risposta. Pare tuttavia che sareb 1 bero oggetto ,d'esame due iniziative diverse e discordi. Per un verso si vorreb 1 be nominare una commi•ssion:e per la riforma 56 BiblioteGa Gino Bianco

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