Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

Adriana Bich letteratura nell'area del1'a « civiltà » che, in passato ristretta all'Europa; anzi, se si vuole, all,a sola Europa dell'Jtalienische Reise e dell'embarquement pour Cithère, ha ormai i confini stessi della T·erra. In questo senso, è ovvio il ricorso alle « scelte ». M.a è molto, discutibile il oriterio su cui pare ci si v·oglia fondare: che in p1 articolare le « materie letterarie » si prestino, e senza danno, a tagli e a soluzioni antologiche, evidentemente per il fatto che esse sarebbero comunque « formative» per .definizi.:cme;e perché, si sottintende, devono solo « in1segnare a pensare». C·osi, però, la loro «,scientificità», che è l'unico loro valore di per sé educativo, non sarà mai raggiunta e co,mp·resia nelle nostre scuole medie. S1enza contare che non è facile garantirsi che le « scelte» non siano castrali per pi1g,rizia, o faziose, o ossequienti a fideistici giudizi pseudocritici, per i quali, in un ,ambiente inguaribilmente p·rovinciale, e perciò stesso messianicamente ansioso di novità, come è quello della intellighentia scolastica italiana, è prevedibile l'allineamento totale sulle posizioni di uno squallido conformismo. E che il conformismo culturale sia indizio di una completa disponibilità a p·orgere ossequio a tutto ciò che porti l'imp 1 ronta di una auctoritas comunque e dovunque affermatasi, dovrebbe averlo già dimostrato a sufficienza il progressivo e facile dilagare del fascismo nella scuola dopo la rifo,rma Gentile. Perciò sarebbe opportuno prima di tutto chiar.ire « di che cosa» o,gnuno di noi parla, quando tutti insieme parliamo di « intelligenti scelte», di « cultura che è modo 1 di essere piuttosto che modo di sapere », di « in.dividuazione di temi signifioativi 1 di ogni disciplina ». Se .infatti queste sono solo belle e sonan·ti parole, all'italiana, in sostanza avallano una situazione già esistente, lasciando in vita un generico umanesimo, che si p,uò anche nobilitare chiaman,dolo « neo», ma che a conti fatiti consta sempre delle solite materie, solo studiate meno di prima. Perché non è nemmeno escluso che ' qualcuno vi legga l'invito a fare la scuo1 la, visto che non è possibile migliore, piu facile, rper evitare, ad ogni buon conto, grane a sé e agli altri. E del resto, nel pubblicare notizia della Circolare, la s1:amp,a d'informazione in genere l'ha commentata, citando ed enuoleando dal contesto alcune frasi, tendenti a darie al lettore propri·o questa imp1 ressione. Se inveoe le parole cui ci si riferisce hanno un significato preci,so, non bisogna nasconderle, come in un cavallo :di Troia, tra le righe di un docun1ento di carattere sostanzialmente interno, e le cui ·norme, come si sa, e come i,nfatti, con lodevole spirito democratico, in esso è precisato, 110n sono di « carattere .prescrittivo ». Vi si enunciano infatti concetti di grande peso, e che possono ,esserie un ottimo punto di partenza per un reale rinnovamento de11 1 a scuola .. Ma che sono ·anche signun1 contradictionis, e terreno per un duro scontro tra opinioni e ideologie, che anzi sarebbe bene avvenisse ·al piu priesto, oon tutte 1 le regole, e alla luce del sole. Vi è poi un altro argomento che richiede una attenta e approfondita analisi. C'è ormai un,a situazione nuova, per dl ,diverso reclutamento dei gio44 , BibliotecaGino Bianco

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