Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

Giornale a più voci I e di nuovi posti di lavoro) nel Mezzogiorno, le produzioni. In questo senso, gran parte delle fiduciose attese della primavera scorsa posisono dar luogo a non poche e no,n irrilevanti delusioni; in questo senso, cioè, potremmo avere un'inversione anche parziale, e comunque preoccupante, del flusso degli investimenti che sernbrava pot·er essere modificato a favore del Mezzogiorno. Di qui più che mai la necessità di rispettare i « livelli di guaridia » dei ·quali si diceva e più che mai la urgenza di trovare u,n accordo per avviare una politica che consenta di contenere, di compensare, di correggere e magari di neutralizzare, quelle che potrebbero essere le conseguenze negative dell'autunno caldo a spese delle categorie più deboli e delle regioni più deboli. Intanto non si dica che è di sinistra chi mette l'accento sul desiderabile e di destra chi lo mette sul possi 1 bile: una sinistra moderna, e non velleitaria, è quella cl1e parte dai limiti del p·oss.ibile per portarsi anche o-ltre i limiti del desiderabile: ma con passo cadenzato e sen·so sicuro dell'orientamento. FRANCESCOCOMPAGNA La scuola promozionale È ormai u1rgente parlare ,dei « p1rogrammi » scolastici, anch1e perché sarebbe rassicurante acoortare, i1n qttanti stanno preparando la riforma delle medie superiori, la consapevolezza che è necessario p1 rirrna di tutto affrontare la responsabilità di soelte di fondo; e, in coloro che tale niforma atten 1 dono, sufficiente inte:rieS1see pairteaipazione perché essa non -deb,ba, ancora una volta, essere octroyée dall'alto. Infatti, è ingenuo illudersi di poter attuare profonde, durature e valid,e trasformazioni, senza neppure domandarsi p·reliminarmente quale concezione ,del sapere stia oggi offrendo hl suo modello alla nostra scuola e, attraverso questa, alla società. Non oredo p·erciò possiibile contitnuare a vedere, con ottusità burocra,tica, i pro1grammi, come un ruolino di marci·a ·per u,nia serie ,di ,adempimenti scaglionati lungo l'am10, o, se si preferisce, come una lisita d.i argom·enti da far studia.Pe, o un menu di nozioni 1 da far digeniire, agli alunni. lilJVieoe si è 1 sperato :a lungo che su questo ruigomento non si .arrivasse 1nai ad un redde rationem definitivo, che sii poresse p1 rendere qualcosa di qua e qualcosa ·di là, .da ideologie diverse, ,d·a ordinameilJtii scolastici di varie e lont:aITTep1 arti del mondo, da orientamenti pedagogici spesso op,posti, attuando un sincretismo che miraoolòsamente al\Tirebbe dovuto raccogliere il meglio di tutto, ed elrimmaire il peggio di ogni cosa. In questo modo, 01 gni succesisivo ri.maneggiam·ento h1a solo aggravato il diso~dinato 1 eclettismo di. criteri, di velleità e di finalità già esistente. Ed è mancata finora l'enuncia-- zrone umtaria e coerente del 1 sign.ificato che, in un preciso momento storico, si attriburi.sce alla ·cultura, e alla dialettica, nel siuo interno, tra l'innovazione che si ha col realizzarsi ·di nuovi rapporti e il sorgere di n-uovi pro41 - i'bliotecaGino Bianco

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