Francesco Compagna chi,arimento sulla controversia dei d 1ati e quindi in un avvenuto acèertamento dei margi,ni disponibili per una ripresa della p·olitioa di investimenti: perché nel corso degli inco,ntri che l'orn. Moro ha avuto con le delegazio 1 ni dei partiti sono stati cl1iama,ti a co1nsulto1 anche il Ministro del Tesoro ed il Govern:atore della Banca d'I taLia. Il l\tlinistro del :Tesoro, anzi, è stato presente anche agl,i incon 1tri dell'on. Moro che nella giornata di sabato 7 marzo sono snati appunto dedicati a chiarire i contrasti n1 ella politica economica; ed al termi,ne di questi inco11tri son,o state rilasciate dalle delegazioni dei partiti dichi:arazioni dalJe quali è se·mbrato potersi dedurre che un certo chiarim.ento fosse intervenuto. Comun,que sia, a noi sembrano degni della massima considerazione gli ammonimenti che si leggo,no in un articolo di Nino Andreatta pubblicato, da « Successo»: devono 1 essere assolutamente rispettati alcuni « limiti di guardi1a» e quirndi il defici,t co.m,plessivo della Pubb,lica Amministrazione non deve· superare i 3000 miliardi, la contrattazione salariale articolata non deve co,mportare aumenti su 1periori alf 1-1,5% del costo del lavoro, l'aumento, dei prezzi dev'essere con.tenuto al di sot·to del 6,5%, quell 10 degli investimenti non deve ri·sultare inferiore al 15% e la fuga dei capitali deve ridursi almeno alla metà rispetto ai li,velli cui è salita Illel 1969. Ri,mandliamo all'articolo ciJtaito per quanto riguarda i p1 ro,vvedimenti necessari per assicurare il rispetto di questi « limi 1ti di guardia ». Ma non possi1amo non considerare come riferibi 1 le in particolare alle questioni sollevate dal PRI (onde si è parlato di un suo « ·allarmismo ») questa co 1ns,iderazione di ordi 1 ne generale co,n la quale A.rndreatta introduce il suo discorso sui « lim1iti di guardia» da rispetitare e sul,la « strategia 1 economic:a » che d·ovreb·be consen·tire un accordo serio e stabile fra i p·artiti di centro-sinistra: « in tutti i go,verni di centro-sinistra ~ sorive Andreatta - si è di fatto verificato un salto tra l'ampiezza dei pro,positi c011tenuti nei programmi e la gestione corrente della politica economica »; e da questo « _salto», appunto, « è derivato quel senso di insoddisfazio·ne che ha alimen,tato la diffidenza e le polemiche tra i partiti e nei partiti dal 1963 ad oggi». Non si direb,be proprio che sulla base di queste considerazioni si po 1ssa d·ar torto a La Malfa e accusarlo di eccedere neill'« allarmismo»! E difatti, più avanti, Andreatta, co,n riferimento alla esp1 an,sione de1 lla spesa p1 ubblica, chiama direttamente in causa p·ropriio La Ma.Ifa: « le critiche di La Mailfa co:ntro la tendenza ad aumentare l'indebitamento pub1 blico. possono essere giuste o sbagliate a seconda della situazione congiunturale che p·uò richiedere deficit più o meno griavi come fattore di ·so,stegno o di freno della dom·an·da glo,bale »; ma « tali critiche sono certamente corrette qua·ndo denunciano l,a impossJbilità di collegare durevolmente l'aumento della spesa con lllil ricorso sistematicamente crescente al meroaito fi·n·anziario ». C'è poi un altro n1otivo di contrasto che si inserisce minaccioso nelle trattative p-er la formazione del nt1ovo governo e che anch'esso provoca una cont:riapposizione dei socialisti e d·ei repubblicani, gli uni preoccupati di non perdere contatto con le riven1dicazioni d·ei sin,dacati animosamente sostenute 38 BibliotecaGino Bianco
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