Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

Antonio Ghirelli È evid,ente che, in qu;al1che ·mo1do, pur nell,a not,evole diversità delle forme e dei (risultati, il lavoro, ,dei giomali 1sti, sorittori, co•m- . m,ediografi e r.egisti p·uò identificarsi i:n una matrice comune, in una comune ·presenza polemica neLla so-cietà. La _b 1 attaglia m,eridionalista di Compa 1 gna, il distacco di Giglio e del so,tito,scritto dal movimento comunista do,po i fatti di Ungheria, i libri di La Oapria e ,di Comp1agn-o,ne, i film •di Ro,si, le commedie di P·atroni Griffi •CO·stituiscono altrettanti mo,m,enti di quella p1:r,esenza, anch•e s,e in ·alcuni di noi si è venuto, accentuando il filone moderato 1 mentre in •alt,ri il dissenso dal « siistema » ha assunt,o toni più asp·ri. Anche Longone e Ca·prara, del resto, han,no finito p,er strapp·arsi a,l1l'o·rtodossia del partito monolitico, ritrovan,do, in un senso o nell'altro, la fe1ioità d,ell'individualismo lib,ertario. D,al più oocasion:aile ·articolo ,di giornale al piì.1 riuscito film di Rosi (che probabilmente, tra tu,tti noi, ha attinto, gli esiti più significativi grazie alla potenza della sua rappresentazione), dalle pagine rarief,atte di La Cap,ria a quelle succulente di Com·p·agno,ne, dalle batt,ute di Patr.01 ni Griffi alle lezioni di Co-mpagna, la fisiono-mia del nostro grup 1 po fi11isc·e p1 er ritrovare, alla resa d·ei co,nti, una sua immagine unjtari,a che ci riconduce all'imm;agine stessa della città e della c.ivil,tà napoletana. Natura1m 1 ent~ non è questione ·di un ridicolo patriottismo, del tutto ana,cronistico, o peggio anco1 ra di una frL1stra..: zi,o·n,eprovinciale. Nap·oli come capitale è mo·rta da oltre un secolo· e p,erfino co1ne città-guida del Su.cl è stata scientemente uocisa da faiscisti, monar,chici ,e demooristiani. Ciò che, tuttavia, non è morto e non p·uò essere 1 U1cciso è il modo na·poletano di stare nel mo,n.do n101demo, l'attitudine nap,oletana a mediare il rigore intelleittuale con le -esigenze ,d,el cuore, la tradizione nap·oletana di 1nettere l'uomo (ai perdoni Fou·cault, ci conforti Garaudy) e non la chose al centro della realtà. Con i nositri m•ezzi, ta,lo-ra mo.destissimi, noi abbiamo cercato. e cer,chiamo di rendere testimoni 1 anza di questa fede, sentim,entale ma non p·atetica né irrazi.o·nale, nell'uomo co,me p·rotago·nista di una libera avventura che p•uò essere un dramma d'amore o una battaglia po,litica, un'inda,gine di scienza o un giorno .di festa, ma sarà sempre il rifiuto dello schema, •del dogma, del~ l'assoluto. Ed ecco. ·come, pur disp•er.si nei mil1le rivoli delle nostre quotidiane ,occu·pazio,ni, p·ur declinando lentamente nelle forze e nella fantasia, p,ur denunciando }',enorme ,dispersione del grup 1 po, finiamo p·er ritrovaroi piuttosto ser.eni e p·untuali all'aip·puntamento co,n i tem,pi nuovi. L'imp·ronta della ribellio,ne, garanzia di. gio·vinezza e di 34 BibliotecaGino Bianco

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