Giulio Picciotti della sciLola, della casa, dei trasporti e si vanno ponendo. le premesse per una riconsiderazione del modo di far politica, di espri- . mersi e di autogovernarsi nelle comunità di base ». Spiegare Gabaglio co·n Gabaglio è difficile, ·quasi impossibile. È più facile spiegare Gabaglio ,co,n l'ACPOL? Proviamo. Nel Con-· vegno dell' ACPO·L sulle Regioni ( « Le R•egioni di fronte alla crisi del sistema politico italia•no1 » ), tenutosi a Rom,a dal 25 al 27 novembre dello sco,rso, anno, Labor aveva p·arlato d·elle Regioni come di un « momento ulteriore di conservazione », di un « momento involutivo » e aveva denunciato « il regionalismo acuto di cui è oggi affetta la classe borghese ». Meno pessimista, Riccardo Lombardi in quel Convegno av1 e·va e•Sipresso-la su.a « grossa preoccupazione, perché l'istittlzione regionale può essere una grande occasio11e e può e·ssere anclie l'occasione di una grande delzisione », ma aveva finito per concludere che era un rischio che occorreva correre fino in fo·ndo-, nella convinzione « che una coscienza autonomista implica necessariamente una volontà di _partecipazione e si esprime nella volontà di esercitare dei poteri in tutte le strutture della società ». Purtuttavia· Labor, ne1la concl11sione del Conve·gno, aveva continuato a co1 nsiderare le Regioni il grande machiavello d-ella co,nservazio-ne: « le Regioni sembrano essere, per chi le sta attuando, non uno strumento per rompere l'equilibrio immobilistico del potere,. ma uno strumento repressivo di nuove istanze sociali», •per cui occorre fare di esse uno degli strumenti p,er esaltare « la contestazione sociale » e per conquis,tare « poteri reali » da co,ntrapporre allo « strapotere politico nazionale ». In sostanza, Labor era apparso, n,ella su·a « corsa a sinistra », più a sinistra di Lo,mbardi, per il quale l'autonomismo• h·a anco·ra significati, campi e valo·ri propri, mentre per Labor esso· è prevalentemente •strum·entale p·er la conquista del potere oentrale. (M·a tale contrappo·sizione no-n richiama una analoga contrapposizione, dei cattolici post-risorgimentali p1 rima e dei « popolari >} poi, tra autonomie di base e lo Stato, co.nsiderato co1 n1e accampato st1i diritti della « ·società civile »? S,arebbe questo il bagaglio che Labor porta alla sinistra?). Molte posizioni d-el Convegno di Viareggio• hanno questa matric,e. Ma può basta1re a qu·alificare un movimento• di così vaste am-· bizioni, co-me affermano· di essere le ACLI, ri1spetto alla società italiana, il p·rop·O·rsi, come ha detto Gab-aglio, solo « un confronto di tesi anche non convergenti tra loro »? Dopo aver intentato· un processo indiscriminato, anc.he se con qualche aperta simpatia per quelli di estrema si~istra, nei con26 Biblioteca Gino Bianco
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