Giulio Picciotti ' e, anche se differenziata p·er matrici socio-p·olitiche, ha stabilito un punto di collegamento e tenuto, il 15 novembre scorso a Ro-ma, un Convegno nazionale di dirigenti p•eriferici. (Va tenuto presente che la minora,nza è in maggio:ranza in quattro regio,ni: Piemonte, Toscana, Lazio e Campania e in alcune pro-vince, tra cui Vicenza). Ma se la maggioranza do,po T'o,rino,non aveva più ragio,ni esterne per esse·re unita, la dialettica interna ,ad ,essa avrebbe potuto rappresentare un elemento positivo p·er quell'approfondimento di co1 ntenuti che fino ad allora ,era mancato. L'autonomia e la liberalizzazazione del voto aclista affermate a Torino a,rrebbero richiesto una a·pprofondita analisi -della re·altà del paese, in tutti i suoi fatto,ri, e quin,di, l'en,unciazione di una linea politi,ca in rap,porto alle altre entità asso-ciative, p,01litich·ee sindacali, e di un·a chiara prospettiva di sviluppo. Viareggio avrebbe potuto rappresentare l'« occasione », tanto più ·che lo stesso tema del Co1 nvegno - la politica delle ACLI ve·rso le ·autonomie locali - richied·eva non tanto enunciazioni generiche e astratte, ma proposizioni concrete suscettibili di verifica. A Viareggio sono state presentate tre relazio-ni che intendevano esprimere, su aspetti diversi dell'u11ico pro,blema che il Convegno si poneva, la globalità del pensiero -della maggio·ranza, in una parola l'ortodossia maggioritaria. Ma se la maggioranza si presentava fo-rmalmente unita, le tre relazioni, di contro, esprimevano tre tendenze diverse e opposte, ciascuna ,con p·alesi contraddizioni al suo interno, a dimostrazione della mancanza di una linea politica. Esaminiamole punto p,er punto: nel rap·porto con le profonde trasform,azioni in atto· nel -paese, con le istituzioni, con le fo·rz,e politiche e sindacali quali agiscono nella realtà di oggi. Nella relazione « Le autonomie locali: situazione e problemi », Sergio Mariani ha soste·nuto che « la formazione di una più dinamica società industriale 11agenerato centri di potere, tecnostrutture, che hanno accentz..Latola crisi delle istituzioni politiche e amministrative, le quali si vedono sottrarre ogni giorno di più le scelte fondamentali di indirizzo politico ed econo1nico >>. Occorre quindi la « ricostruzione del!' ordiname11to nella diversità, nel policentrismo, sulla scala dei problemi della nuova società industriale; alle tecnostrutture contrapporre nuovi centri politici, istituzioni riuove, perché il confronto e la modifica degli equilibri di potere avvenga sui grq,ndi interessi civili, culturali e sociali, e perché l'autorità politica sia in grado di produrre, nel co11senso reale e continuo, le scelte di sintesi, in grado di orientare i processi di sviluppo ». 22 Biblioteca Gino Bianco
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