Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

Rosellina Balbi i p,alestinesi se ne anda.Dono sponta,neamente). Che cosa direbbe il go• verno cecoslovaoco, se qualcun,o prete·ndesse o,ggi il rito.rno dei• profughi tedeschi? Ma nessuno lo p·retende, anche p-e1.1chéla Germ·ania ha assorbito i suoi ·profughi, mentre gli Stati arabi hanno respinto i loro, li h·anno tenuti per vent'an_ni n-ei ghetti e gli hanno detto: la vostra sorte può miglio,rar 1 e s,olta:nto se tornerete in P•alestin·a; e in Palestina potere ritornare in un solo mo·do·: distruggen,do Israele. Se 1,a Cecoslovacchia non ha alcuna intenzione di riaprire le sue frontierie a qu,ei milioni di tedeschi -che in futu·ro potre·bbero rappresentare una p1ericolosa quinta colonna, perché dovrebbe Israele riammettere fiduciosamente nel suo territo,rio centinaia di migliaia di persone educate all'odio ed o,ggi ancora più ostili, dopo tutto quanto è accaduto e co,ntinua ad accadere? Posto che Israele, magari ,p,er oo,mpia,cere i « progressisti », lo facesse, e in un domani gli ebrei v-enissero liquidati da un gigantesco, pogrom, che cosa suocederebbe? Eichmann, certo·, riderebbe nella sua tomba. E p·oi? Qualcuno crede davv-ero che i « pro,gressisti » volerebbero in socco1 rso delle vittime? Neppur.e la Cina ha impedito il massacro -dei co·munisti (fi.lio 1cinesi). No: tutto 1 ciò che gli ebrei otterrebbero, sarebbe u11a mozio·ne -di oon,danna da parte dell'ONU. Ciò non significa, naturalmente, che il problema dei p·alestinesi non sia angoscioso, .che non gli si debba trovare una so,luzione, anch,e -con il co,ntributo di Isra 1ele. Ma non saranno ·le minacce di « guerr,a santa», ·ch,e ancor oggi risuonano nel mo1 ndo, mussulmano, a facilitare una tale soluzione. Perciò, si smetta un·a bu.ona vo1 lta di parlare del « colonialismo » israeliano e non si prete·n-da, con tanto insop·po,rtabile p-aternalismo -e con tanto m.01 rboso livore, di insegnare ad Israele ciò che deve o non deve fare. Si smetta, i11so,mma,,di rischiare co·n la pelle degli altri. Un cittadino israeliano ha detto: « p,er noi è fonte di doloroso stupore vederci circo,ndati da questa in,co·mprensio·ne. Ma, alla fin fine, preferiamo essere criti- . cati da vivi, anziché essere lodati da m:orti ». ROSELLINA BALBI 18 Biblioteca Gino Bianco

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