Nord e Sud - anno XVII - n. 123 - marzo 1970

. ' L'opinione pubblica e Israele · un •coloss·ale obelisco·, sul quale avreb·bero inciso, in seguito la data della batta·glia e i nomi dei suoi eroici protagonisti. Ma non erano i soli arabi a pensare che, questa volta, l'esito del conflitto sarebb.e stato div-erso. In Israele, l'opinione p,ubblica era te~ribilmente allarrr1ata. -La gente ascoltava gli appelli allo stermir ..i.o diffusi dalle emittenti del Cairo e ·di Bagda,d, le c·anzoni che incitavano gli arabi a marci,ave, a uocidere, a in-cendiare, a distruggere. Il ritornello favorito .era « itbah, itbah, itb,ah », vale a dire << massacro;, massacro, massacro». Alla notizia ,della -chiusura del golfo cli Akaba, erano seguite le voci di co:ncentrazioni di truppe siriane, .gio1rdane, irakene, ,egiziane lungo1 tutte le fro·ntiere di Isr~ele. Si sapeva che gli arabi p·otevano contare sull'aiuto, dell'URSS, mentre l'aiuto occidentale a Israele ,era quanto m,eno dubbio. Perfino, un appoggio puramente verb·ale, co,me la dichiarazione angloamerican·a sulla libertà -di navigiazione n·e1lo stretto di Tiran, era venuto ,a mancare: dei venti paesi interp,ellati, soltanto quattro - l'Australia, la Nuova Zelanda, l'Islanda e i p:aesi Bassi - avevano acconsentito a firmare la ,dichiar.azio,ne. . Anche la classe politica israeliana era vivame11te preoccupata. Mai il paese era statoi tanto isolato. E i ministri no,n dimenticavano l'avvertimento· ,di Ben Gurion, secondo il quale Israele no•n·avrebbe mai dovuto combattere senza alleati. Ora, non soltanto alleati non ce n' 1 erano; no.n soltanto si p·rofìlava la possibilità ,che, in c·aso di guerra, i sovietici spingessero il proprio a1ppogg.ioagli arabi sino a fo,rnir loro una copertura aerea, ma si era verificato t1n fatto nuovo, un fatto le cui conseguenze potevano essere addirittura catastrofiche p,er Israele. Fino a quel mo,men.to, la Giordania era stata nemica giurata ,della RAU ,e della Siria. Questo .rappresentava un grosso, vantaggio per Israele, tenuto conto .del fatto che, a Na .. tania, la -distanza tra il mare e la frontiera gio,rd·an·a no·n su·p,erava i ,diciotto chilometri. M·a o.ra Hussein era volato al Cairo, aveva stretto un patto con Nasser, avev1a messo il p•roprio territo·rio a disposizione ,degli eserciti -arabi. Già quattro divi,sio·ni iraken·e, tra le quali una blindata, muovevano in territorio gio,rd·ano. Israele correva dunque il rischio mortale di vedersi ta.gliare in due. Questo er.a lo stato ,d'ariimo, rispettivamente degli arabi e degli israeliani, tra la fine -di maggio e i :primi di giugno del 1967. Anch,e in O·cci 1d•ente, la valutazione degli -avvenimenti era tale da alimentare inquietudini molto serie per la futura so,rte di Israele, non solo come entità nazionale, ma anche co,me popolo, come uomini e do,nne esposti al~a pro·b.abile- violenza di u.n fanatismo 9 - /a ~ Biblioteca Gin· Bianco

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