Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

.. Il riassetto della Ca111pania 11ale, che contribuisca alla promozione di processi di integrazione economica e territoriale alla scala dell'intero territorio meridionale. Lt1ngo tali « direttrici » va promosso e realizzato un consistente intervento di indu~trializzazione, e va conferita una reale consistenza urbana ai nuovi insediamenti, sia attraverso la valorizzazio 1 ne ,delle circostanze geo-morfologiche favorevoli, sia attraverso l'utilizzazione delle infrastrutture e delle strutture urbanistiche esistenti e la creazione di nuove. In secon·do luogo, occorre qualificare in se11so « metropolitano » l'area costiera incentrata su Napoli. All'interno di quest'area (che allo stato si presenta solo potenzialmente « metropolitana ») vanno cioè predisposte le con,dizioni per la localizzazione di un si1 stema articolato di servizi specializzati e vanno posti in atto interventi diretti alla decompressione delle zone maggiormente sovraffollate. Dal riconosciuto reciproco collega1nento tra il problema della razionalizzazione e qualificazione metropolitana della fascia costiera e quello della promozione di un sostenuto processo di sviluppo economico nel resto della regione, emerge il terzo elemento della poljtica del territorio ·da porre in atto in Campania: una articolazione policentrica sia deLl'armatura urbana, sia della struttura industriale della regione. Mentre all'interno dell'area « metropolitana » va promosso l'insediamento di quelle particolari attività industriali e cli servizio che risultino necessarie per la sua nuova qualificazione e per la riconnessione della rete ,di interdipendenze strutturali dell'apparato produttivo ,dell'area costiera, il rafforzamento e l'ulteriore articolazione dell'armatura urbana regionale ( « assetto policentrico ») aiuta a definire le linee concrete di una strategia volta a favorire la risoluzione dei problemi delle aree costiere congestionate, fondamentalmente attraverso interventi realizzati all'esterno •di esse, ancl1e mediante la riorganizzazione di quelle vecchie strutture urbane delle quali risulti possibile e conveniente il recupero. 3. Le "ipotesi di assetto territoriale". Nel febbraio sco1rso il Provveditore Regio,nale alle Opere Pubbliche, ponendo termine alla carenza di iniziativa che si era precedenteme11te determinata presso quell'ufficio, presentò al ·C.R.P.E. il documento delle « ipotesi di assetto territoriale ». Ne riassumeremo i contenuti nelle loro grandi linee. Le « ipo1tesi » si proponeva,no fondamentalmente di predisporre le linee di un disegno ,di redistribuzione a lungo termine della po·po1lazione sul territorio regionale. E ciò in · funzione della già illustrata 85 Bibiiotecaginobianco

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