Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

Sandro Petriccione e Arturo Polese neare quelle aggiunte graduate nel tempo, che vengo,no riteriute opportune e tecnicamente e finanziariamente compatibili con le risorse a di- . . spO:SlZIO·ne. I nuo1 vi interventi nel settore ferroviari~:> metropolitano 1 dovrebbero in primo luo·go ristabilire l'equilibrio di accessibilità tra il centro del territo 1 rio co1 munale a ridosso della costa e l'area circo-stante. Come infatti si è detto, gli interventi nel settore stradale - i quali, allo1 ntanando,si dal centro 1 , parto 1 no, dalla Tangenziale Infrasud e dal raccordo con il po1 rto1 fino ad arrivare al Co1 nsorzio Industriale e alla nuova linea ferroviaria Nocera-Cancello-Villa Literno - miglio 1 reranno l'accessibilità dell'area napoletana, lasciando invece press'a poco immutata la situazione delle zone più centrali. Sarà più facile e più breve andare da Pozzuoli a Nola o da Caserta a Castellammare che da Piazza S. Ferdinando alla Stazio,ne Centrale. Ciò era appunto quello che si prefiggevano gli ideatori della Tang.enziale e di altri interventi di questa natura 5 : ma non si deve, arrivati a questo punto, trascurare il grave riscl1io di isolamento che corre la zo·na costiera di Napo,li nei suoi collegamenti con gli altri quartieri e con tutto il territo 1 rio. esterno al Co·m11ne di Napoli. La soluzio,ne può so,ltanto intravedersi al livello di nuovi interventi nel settore delle ferro,vie metropolitane 6 e, per essere più esatti, dell'integrazione della sua rete ferroviaria esistente con tronchi ferroviari metropo,litani e punti di scam.bio che rendano possibili le connessioni tra mezzi di trasporto diversi. Si tratterebbe di una linea sostanzialmente diversa da quella seguita per l'area milanese, ove l'attuale metropolitana costituisce una infrastruttura ad esclusivo servizio, del Comune capoluogo ed ha posto il problema della connessione con altre reti ad u,n livello di priorità più basso di quello del collegamento tra i quartieri cittadini, in alternativa ai servizi di trasporto comunali in superficie. Esperienze simili a quella che proponiamo sono state con successo realizzate a Londra, a Monaco di Baviera ed a Copenhagen e si è arrivati alla utilizzazio,ne di tronchi ferrojviari ceduti dalle ferrovie statali, che hanno consentito la creazio,ne di una rete metropolitana a livello re5 Cfr., su questa rivista Sandro Petriccione e Cesare de' Seta: La città aperta ( « Nord e Sud», n. 148, marzo 1967). 6 Lo studio SVIMEZ cui si è accennato in precedenza proponeva come intervento immediato la « metropolizzazione » della linea tranviaria costiera che già corre in· parte in sede propria. Tale proposta fu lasciata cadere senza un esame adeguato che prendesse in considerazione il vantaggio di avere in un breve tempo un mezzo di trasporto collettivo ad un discreto livello di efficienza. La soluzione radicale della metropolitana richiederà una decina di anni tra studio e costruzione. 78 Bibliotecaginobianco

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