Sandro Petriccione e Arturo Polese che si presentano nel capoluogo e che si andranno aggravando con il previsto elevamento del reddito, cl1e comporta più alti indici di moto- . . r1zzaz1one. Inoltre, nonostante le ripetute affermazio,ni ~ei documenti urbanistici ufficiali, le vicende connesse alla cosiddetta « legge-ponte » ed il rilancio spesso indiscriminato di licenze edilizie nel corso del 1968 e negli anni precedenti hanno fatto sì che la densità sia andata ulteriormente au·mentando e ripro·po 1rranno nei Co1 muni della fascia costiera con la stessa drammaticità co1 n cui si presenta a Napoli, il fenomeno della congestio•ne. Considerazioni analoghe, sia pure con fenomeni che si presentano a scala minore, valgono anche per il resto del comprenso,rio co,nsiderato. Ne ,deriva la necessità di considerare in un tutto unico 1 • i problemi del · capoluogo e del suo comprensorio, particolarmente agli effetti della mobilità. 3. Il ruolo che deve essere assegnato ai trasporti ferroviari metropolitani nell'area napo 1 letana è allo stesso tempo il risultato e la condizione delle ipoitesi di assetto territo·riale che si vanno definendo. La realizzazio,ne di importanti assi stradali nel retro-terra napoletano e nello stesso tessuto 1 urbano (sistema autostradale urbano Tangenziale, raccordo co,n il porto, raccordo tra l'auto-strada del Sole e la PompeiSalerno da una parte, Asse di supporto del Consorzio Industriale, Autostrada Caserta-Camerelle dall'altra) miglioreranno l'accessibilità di tutte le zone del comprensorio tra loro· e con il capoluogo, ma accentueranno l'isolamento di quest'ultimo o quanto meno di quelle sue parti non facilmente accessibili dalla Tangenziale, così the è facile prevedere un ristagno delle nuove iniziative anche nel settore terziario nelle zone più centrali di Napoli, a meno che o,p·portune misure vengano prese per consentire una accentuata integrazio-ne del sistema di tras.porti. Gli studi diretti da uno di noi nel 1964 per conto della Camera di Commercio di Napoli e successivamente aggiornati nel corso dei lavori della Commissione- per il Piano Regolatore, mostrano co·me l'indice di mobilità, cioè il numero di spostamenti all'anno per ciascun abitante, risulti per il Comune di Napoli estre1namente basso. Anche se si realizzerà la deco:mpressione del Comune di Napoli prevista dal Piano- Regolato,re e dal Piano• Territoriale di Coo·rdinamento, ipotesi dì per sé impegnativa, che comporta il trasferimento al 1di fuori del territorio comµnale di circa 300.000 persone, rimane il problema po,sto dal fatto che modesti aumenti della mobilità per abitante provocheranno 1 una domanda di trasporto· largamente eccedente la capacità stradal~ esistente. 76 Bibiiotecaginobianco
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