Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

... Sandro Petriccione e Arturo Polese ha proceduto più rapidamente della riduzione delle tariffe (che· è pure avvenuta in termini di moneta costante). Infatti tra il 1955 ed il 1968, mentre l'offerta di potenzialità co-nseguente le maggiori percorrenze dei veicoli è aumentata press'a poco del 30%, la domanda è passata da 12 a 14 miliardi di ·viagg./Km., con t1n aumento del 18{3t6 circa. Ma, mentre questo, fenomeno è stato determinato dal peso preminente del trasporto p·ubblico urbano su sede stradale, la compo,nente assai pii.1limitata del traffico ferroviario sotterraneo o comunque su sede pro,pria ha presentato un andamento 01 pposto. E ciò non solo sui moderni tronchi metropolitani di Roma e soprattutto di Milano, ma anche sulla linea metropolitana F.S. di Napoli, che pure non risulta parago·nabile alle prime quanto a qualità di servizio offerto. Ciò dimostra come o,rmai per le zone urbane in Italia, ove si risco1ntrano altissimi indici di densità, solo· il mezzo ferroviario su sede propria può assicurare un accettabile grado d.i a·ccessibi 1 lità; ed è anzi strano vedere come si sia do.vuti giungere alla soglia degli anni '70 per comp,rendere una verità cl1e balzava davanti agli occhi fin da quando si era consen,tita l'espansione urbana, senza po·rsi in sede di previsione delila rete stradale il problema dell'aumento· più che p1:oporzionale del traffico co,n le dimensioni urban.e oltre agli effetti dovuti all'incremento del reddito, e del ,mutan1ento· dei co1situmi ed usi sociali. 2) L'individuazione dei casi nei quali si prospetta l'o,ppo,rtunità di creare una rete ferroviaria metropo,litana e l'estensione che essa deve andare assumendo, nel tempo, deve partire dall',esame delle tendenze in atto dell'espansione urba11a e delle previsioni sulle dimensioni delle aree metropolitane nel futuro, no,nch.é dei problemi che esse determineranno nel settore dei traspo•rti. Secondo uno studio della SVIMEZ 2 al 1980 Napoli risulterà la seconda area metro,politana in Italia dopo quella Lombarda, sia pure a pochissima distanza da q_uella di Ro,ma. Essa interesserà una po1 polazione di circa 4 milioni di abitanti, con una ·densità di 01 ltre 1.500 ab./ Kmq., e co-mprenderà territori di tre province (quattro, seco1 ndo una ipotesi più estensiva), nonché i capoluoghi di Napoli, Caserta e Salerno (Avellino, seco,ndo una ipotesi più estensiva). Tutto ciò comporta la· co,nsiderazio 1 ne della rete parter1do da una 2 SVIMEZ, Ricerca sullo sviluppo metropolitano e sul fabbisogno e i costi delle infrastrutture n1etropolitane di trasporto, Roma, 1969. L~ previs,ione di espansione delle aree al 1980 è fondata sulla base di parametri « statici » (Percentuale delle forze di lavoro occupate extra-agricole), mentre la stima di popolazione è quella di un altro studio s.VIMEZ (Livi Bacci e Pilloton), le cui conclusioni sono alla base del piano regionale del C.R.P.E. della Cam•pania. 74 Bibiiotecaginobianco

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