Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

.. .. / REGIONI La metropolitana della metropoli di Sandro Petriccione e Arturo Polese 1. La legge sulle metropolitane, approvata recentemente dal Parlamento, rende concreto oltre che attuale il discorso sui trasporti pubblici di 1nassa nelle grandi aree urbanizzate, come si andranno configurando in Italia nei prossimi 10 o 15 anni 1 • Anche se il meccanismo finanziario previsto lascia perplessità circa l'effettiva capacità da parte di iniziative locali di reperire i capitali occorrenti (e di ciò si discuterà in seguito), è importante che il Parlamento si sia reso conto dell'importanza dei trasporti nello, sviluppo delle grandi aree metropolitane e del ruolo che in essi svolg.ono le ferrovie, ed abbia cercato di dare ad essi una soluzione. Si tratta, in realtà, di una svolta del modo di impostare la politica dei trasporti, che fino ad oggi ha visto un maggior peso degli investimenti stradali rispetto a quelli ferro,viari, nonché l'assoluta prevalenza degli investimenti relativi alle infrastrutture extraurbane rispetto a quelle urbane. In ,definitiva, per effetto delle minori difficoltà di coordinamento e di operazioni, quali espropriazioni, attraversamenti, etc., si sono andati realizzan·do, in prevalenza progetti relativi a collegamenti tra le· aree metropolitane piuttosto, che all'interno di esse, cioè entro quegli ambiti territoriali dove si concentra la domanda di trasporto terrestre. Di fatto solo recentemente, ed in misura comunque marginale, alcuni investimenti autostradali hanno diretta·mente interessato l'area metropolitana, come è il caso della tangenziale est-ovest di Napoli, e, in minore misura, quello della tangenziale di Bolo1 gna. Si può ritenere che essi non abbiano neppure conseguito il risultato di equilibrare la perdita di efficienza delle attrezzature di capitale nelle aree metro,politane per effetto degli ammortamenti, così che si è avuto un aumento netto dei costi di circolazione nelle aree urbanizzate. D'altra parte, nonostante l'aumento dei tempi di percorrenza in città - e quindi dei co1 sti degli utenti - la domanda non ha impegnato in maggior misura la capacità disponibile del sistema dei trasporti pubblici: ciò perché la degradazione della qualità di servizio, dovuta essenzialmente alla co,ngestio-ne, 1 Sulla illogicità di una sua interpretazione restrittiva v. A. POLESE, « Progetto 80 e legge sulle metropolitane», l'lmp,resa Pubblica, gennaio 1970. 73 -- Bibliotecaginobianco

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