Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

flrgo111ent i non so110 state rinnovate. Oss,ia, per regolare l'esecuzione di un bilancio che si ispira ad una concezio,ne « econo,mica », sono rimaste le norme che si ispiravano alla co11cezio,ne detta « patrimoniale-aziendalistica » (che co,nsiderava l'attività finanziaria statale come strumento, per la conservazione di un patrimonio• pubblico, e non con1e mezzo per lo sviluppo economico e sociale). Tutta la struttura del bilancio - e con essa la struttura destinata a dargli esecuzione - è praticamente fondata su queste norme. D'altronde, la stessa organizzazione dell'Esecutivo - compresi glii organi periferici dipendenti - è legata a filo doppio a questa impostazione. Quando il bilancio 1 era fo11dato sul principio « patrimoniale-aziendalistico » si poteva co,ntare su un equil,ibrio giuridico-tecnico, che la nuova impostazione « economica » del bilancio stesso ha posto in crisi. Questa irr1postazione era - ed è - necessaria, percl1é un sistema statale ispirato a concetti irrimediabilmente superati sarebbe avulso dalla realtà socioecono1mica della nazione. Però è rimasta monca, ancorata alla superficie. Il sistema, nella sostanza, è rimasto quello che era: rigido, pesante, macchinoso; fo,ndato, si può dire, più sulle questioni di legittim 1 ità che su quelle di merito. Ed è evidente che ciò costituisce uno dei motivi - e no11 certo il meno importante - della sua crisi: la contraddizione tra i principi che ispirano il bilancio ecl i principi che continuano a guidare l'o,pera degli organismi, operat,ivi e di controllo, incaricati della esecuzione del bilancio stesso, è, a dir poco, stridente, e condiziona in 1nodo negativo tutta la politica finanziaria statale, e qt1indi, dato il carattere strume11tale di questa, tt1tta la politica econon1ica e sociale dello Stato. Un bila11cio di cassa pluriennale, cl1e copra lo stesso arco di tempo del corrispondente programma econon1ico, potrebbe costituire, sotto molti punti di vista, l'unica soluzione capace di conferire vigore ed incisività all'azione della fi11anza sta tale. Tale soluzione, tuttavia, può costituire solo il punto d'arrivo• di un progressivo processo di trasformazio,ne. Non si può pretendere di modificare radicalmente da un giorno all'altro un sistema co•mplesso come quello dello Stato (il bilancio, senza dubbio, è un'espressio·11e di tale si-- sterna, ed il suo rinnovamento è inscindibilmente legato, al rinnovamento del siistema stesso), che, direttame11te o indirettamente, influenza tutte le attività nazio.nali, pt1bbliche e prrivate. Oltre al fatto cl1e, tecnicamente, una trasformazione co,sì impeg11ativa richiede un certo nu1nero di anni, c'è da considerare che agendo affrettatamente si può andare incontro a perdite di rendimento eccessive o addirittura insopportabili. D'altron57 -.Biblio_tecaginobianco

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