Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

.. Vittorio Barbati le strutture della parte « entrata » e quelle della parte « spese )> · del bilancio non è soltanto forn1ale. L'impostazione giuridica, che is.pira tanto . le prime qL1anto le seconde, ni•duce ancora le possibilità di previsione realistica, e quindi di programn1azio!ne, dell'attività. fi11anziaria statale: le previsioni di entrata, co,1ne si è già detto, sono previsio 1 ni di accertamenti, ossia di dati giuridici, che posso,no, dare o non dare luo·go ad atti finanziari e mo·netari n.el corso dell'esercizio. La macchinosità del meccanismo tributario influisce pertanto anche sulle pl.ìevisioni di spesa e sulle p·revi,sio,ni, collegate alle prime, -di ricorso al mercato- finanziario. Se a ciò si aggiunge la macchinosità non 1ninore del n1eccanis1no di spesa, si ha un'idea ancora più chiara delle difficoltà che occorre superare p·er giungere ad un reale agganciamento del bilancio, statale alla . . pro·grarnmaz10 1 ne eco1 no-m1ca. La ripartizio 1 ne delle spese - adottata da alcuni anni con la legge Curti - distingue due t1 itoli: « spes 1e correnti », o di am1ninis.trazione e mantenimento, e « spese in co,nto capitale », O' di investimento. Rispetto a quella che la p1recedeva, questa ripartizio,ne è certo più aderente alle esigenze di una « fi11anza funzionale », concepita come strumento dello svilup,po economjco-sociale. Essa,. infatti, offre la possibilità di valutare, almeno in termini quantitativi, l'e11tità delle risorse che lo Stato ,destina al mante11i1nento del proprio apparato e di quelle che invece intende impiegare, mediante investimenti diretti ed indiretti, per l'accrescimento ·del capitale nazionale. Il suo co-ntenuto, tuttavia, risulta almeno sminuito da alcune co,ntraddizioni, di natura giuridica e cLinatura tecnica, che viziano il meccanismo della spesa statale. Pri1ma di tutto, è sminuito dal fatto che il bilancio è un bilancio di co,mpetenza, che prevede, come si è -detto, dei limiti agli impegni di spesa anziché dei mo,vimenti effettivi. Ai fini dello svilup·po· econoimico - e ovviamente anche ai fini della pro,grammazio,ne - solo questi ultimi hanno reale impo,rtanza. E lo, stesso si può dire per quanto riguarda la sostanza del controllo parlamentare sulla politica economica. È evidente, quindi, che il bilancio· di comp·etenza co,nsente solo· delle previsio,ni di attendibilità _relativa sull'effettivo andamento dell'attività finanziaria statale. E tali previsio 1 ni divengono tanto meno atte·ndibili, quanto più macchinoso e lento diventa il mecca11ismo, erogatore della spesa . .Tale meccanismo è poi viziato da un'altra contraddizione. Anche dopo1 l'adozione di 11na ripartizio,i1e « eco·nomica » delle spese, introdotta dalla citata legge Curti, le 11orme che regolano le attività di spesa 56 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==