Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

/ Argomenti Gli orientamenti del bilancio non costituiscono più il risultato di scelte precise. Essi rappresentano 1 semplicemente la conseguenza dei vincoli che, con il passare degli anni, hanno determinato un progressivo irrigidimento, del bilancio stesso. Ora, in tali condizioni, il controllo annuale del Parlamento appare svuotato in gran parte del suo contenuto. Il Legislativo si limita a riapprovare - impiegando un tempo no,tevole - ciò cl1e è già stato ap,p·ro... vato con leggi p·articolari in epoca precedente, accettando·, per forza di cose, molte impostazio•ni più o meno superate. È possibile uscire da questo vero e proprio vicolo cieco? Senza dubbio, anche se si tratta di un'impresa tutt'alt,ro che agevole, esistono, delle possibilità concrete per sbloccare la situazio 1 ne. A patto che si abbiano le idee chiare, e che tali idee siano soste11ute da u11a volontà politica altrettanto chiara. Prima di affrontare, sia pure in modo molto conciso,, l'esame di possibili modifiche del bilancio, è o,ppo,rtuno riprendere in considerazione le sue attuali caratteristiche. È noto, che lo Stato si procura i mezzi finanziari che gli occo,rrono mediante la leva tributaria e, in via subordinata, con op·erazioni di indebitamento, che possono assumere for1ne diverse. È altrettanto noto che, per il co·ntinuo accrescimento, delle esigenze, il fabbisogno di mezzi finanziani manifesta una decisa tendenza all'aumen.to. Quando tale fabbisogno non può essere soddisfatto· con i prelie-vi tributari - ossia quando il cosiddetto « risparmio- pubblico» non è sufficiente - il ricorso al mercato finanziario• appare inevitabile. · Ormai questa è pratica costante, ed insistere su di essa potrebbe apparire superfluo. Bisogna però osservare che, se tale ricorso può essere in taluni casi giustificato, o addirittura richiesto, da esigenze di manovra collegate alla politica anticiclica ed alla p-olitica congiunturale, il suo abuso, derivante non ,da scelte coerenti ma da necessità di tamponamento, può produrre st1l mercato effetti di compressione negativi, che possono risolversi in 11n certo inaridilnento delle fonti alle quali attingono· le imprese per procura·rsi le risorse necessariie. Tutta la po,litica dell'entrata, che lo Stato attua mediante la leva tributaria, viene co1sì chiamata in causa. L'argomento - che è collegato ad una riforma che da troppi anni continua a rimanere sulla carta - non può essere qui ap,profondito per ovvi motiVli. Si è voluto accennare ad esso solo per porre i11evidenza che l'impostazione della politica dell'·entrata è un fattore determinante delle scelte - o delle inevitabili forme di accettazione passiva - cl1e caratterizzano la politica della spesa. Sul piano tecnico, però, bisogna notar,e che questa correlazione tra 55 Bib-i1otecaginobianco

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