Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

... Enzo Vizzari avviene la designazio,ne alle maggiori cariche della burocrazia, fa sì che il partito eserciti anche la funzione di reclutato·re di personale con attribuzioni pubbliche. In sostanza, il partito, co·n la sua presenza totalizzante, è venuto assumendo la fisionomia di solo ed esclusivo interp,rete, portatore ed amministratore, per dire così, della domanda p•olitica; e non è il caso di vedere se sia stato un bene 01 un male: è stato·, n1a non è un fatto ovvio che sia staito così, po·teva essere diversamente; ed altre esperienze storiche, in cui i processi di aggregazione della doman,da meno risentono di strutture cristallizzate, dimostrano: che più o meno coscientemente scelte abbastanza precise in questo cam.po si sono o.perate. D'altronde, il quadro istituzio1n·ale (alla cui definizione, e non è un caso, ha contribuito in modo determinante una classe p,olitica, all'epoca della Costituente, che molto 1 meno1 dell'attuale sentiva i vincoli e l'immanenza del partito) p·resuppone ma no1 n regola direttamente la presenza dei partiti. L'articolazione del corpo elettorale incentrata sui partiti « come enti che mediano e canalizzano le esigenze della società oivile, trasferen.dole nell'apparato dello Stato » è un p,resupposto indiscutibile del nostro ordinamento. Tale presenza è accettata, sul piano extrap·arlamentare, come uno degli elementi che concorrono alla formazione della domanda e sul piano parlamentare nella suddivisione dei membri delle assemblee in gn1ppi e commissioni rispecchianti le proporzioni dei gruppi. I partiti ottengono dalla società civile, non solo elettoralmente, come è scontato, la delega ad aggregare ed amministrare ogni tipo di istanza latamente politica, a tutti i 1ivelli; la loro funzione si rivela in:discutibilm.ente preziosa nella misura in ct1i riescono bene o male a dare un'organicità programmatica, no1 n importa se fon·data razionalmente, alle richieste più disparate della società. Dove l'azione dei partiti si rivela del tutto carente è nel momento successivo, quello della realizzazio,ne, della trasformazione della domanda: i partiti, iperattivi nel formulare doman,éle, sono. pessimi esecutori. Ma, ci si chiede, devono essere esecutori? Sì, si comportano a tutti i livelli come tali e sono giudicati come tali. N011 è inutile, a qu·esto punto, chiarire che ormai non è _più accettabile, con-sid-erata l'attuazione pratica che ha avuto il nostro ordinamento co,stituzio 1 n1 ale, ed è 1nistifican,te, la rigorosa dicotomia, da taluni ancora riproposta, tra co•mpiti dei partiti e compiti dello Stato, non meglio definiti. È prop,rio se si co.nsidera il momento fon,damentale del raccordo Statopartiti, quale s.i realizza nel Parlamento, che- si ha l'esempio più vistoso delle deficienze dei par.titi. Schematizzando: il partito si po,ne di fatto, vincendo anche co11siderevoli resistenze, come unico coordinatore e vettore della domanda politica; e una domanda non affidata ai partiti non ha p1 ratica possibilità di realizzazione. La domanda politica ha il suo lo·gico sbocco nel Parlamento, che deve trasformarla in iniziativa politica; il Parlamento, articolato in gruppi che nispecchiano 1 rigidamente la realtà partitica del paese, costituisce il momento di verifieia pii.1 elevato e più probante .del lavoro svolto 46 Bibiiotecaginobianco

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