Maria Venturini pro,Iifera e si diffonde all'ombra dei veri speculatori che hanno già c~mprato terra e uomini per realizzare nei prossimi anni i loro p,rogrammi di valorizzazione turistica. Dietro di ess.i crescono, si moltip'1i,cano e muoiono con le loro illusioni i vecchietti che p•ensano di vendere a quattromi,la lire il mertro quadrato, i ristoran,ti im1p,rovvisati co1 n p1rezzi da Biffi-Soala, i p,escatori che affittano le barche pen,san·do di avere già Onassis: fra i Io,ro clien1ti. « Chi insegnerà al Sud (è ancora un urbanista che in quesrti anni ha preparato tm piano t1.1ristico per la Calab·ri,a, a parlare) a non commettere gli erro1ri che già abbiamo fatto a Rimini, Cattolica, Riccione, Alassio, Viareggio, Forte dei Marmi? Chi indicherà un modo intelligente di investire e un sistema serio p,er avviare un'attività turistica? E alle aimmini'strazioni locali chi insegnerà a difendersi dalla falsa illusione che lo svilup,po turistico si misuri in metri cubi di cemento 1 armato buttati sugli arenili a riempire gli ango1 li pii1 belli del Gargano, del Cilento, del Metapontino, della costa calabra? Come frenare la corsa ai posti letto, alle attrezzature improvvisate, ai piccoli lotti che si divorano il territorio a ettari, ·alla privatizzazione delle spiagge e alla loro distruzione e morte?». Basterebbe maggio,r attenzione ad alcuni fatti di questi ultimi anni, ai primi segni di allarme che l'industria turistica italiana ha già avvertito, per mettere :in guardia il Sud ed ev-itare costosi ed inutili sbagli. L'Italia sta ai primi posti nel mondo,, per quanto riguardia la ricettività alberghiera; abbiamo 40.000 alberghi con 1.300.000 posti-letto, ma, nonostante ciò, gli incrementi di afflusso turistico dii stranieri in Italia stann·o registrando tassi minimi: dell'ordine del 3 per cento nel 1967, ad ·esempio. E per di più diminuiscono le giornate di p1 resenza; gli stranieri che arrivano partono, prima. Quali le cause? Dopo essersi baloccati per un po' con le statistiche, chiamando in causa la crisi del dollaro, la svalutazione del franco, la rivalutazione del marco, e così via, gli operatori economici e ancl1e i mi_n.istri sembrano ora decisi a fare un esame di coscienza. Si è visto subito che, alla distanza, la speculazio11e edilizia no1 n paga: oggi .solo il 47 per cento degli agenti di viaggio include la Liguria fra i propri programmi, contro 1'80 per cento di alcun.i anni fa, quando il cemento non aveva ancora distrutto il paesaggio e le spiagge, per la cui ricostruzione (la sabbia sta scomparendo a causa del drenaggio attuato in fiumi e torrenti per ragioni edilizie) la riviera di Ponente dovrà sp·endere più di due miliardi nei pro,ssimi anni. Si è visto che la stessa riviera romagnola, che resta sempre la meta preferita degli stranieri (il 43 p,eir cento del totale), attraversa da qualche anno una fase critica. Si è visto pure che le iniziative turistiche imp,rovvisate, non sostenute da una buo,r1a rete propagandis.t,ica, dan·neggiano anziché favo,rire il flusso turistico: « riqualificazione » è ormai la parola ricorrente in convegni, congressi, tavole rotond·e. Questo è lo specchio in cui deve guardarsi il Sud, p,er evitare di trovarsi tra qualche anno davanti ad un boom di cartone. Le esperienze di altri p,aesi, e anche quelle di alcuni dei nostri centri turistici di vecchia tradizione, ci hanno insegnato ·che il turismo ha bisogno di 38 Bibiiotecaginobianco
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