Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

.. / Giornale a più voci Anche Lesina co,me Vieste, come Rodi Garganico ed altri incantevoli angoli della p1 eniso1la garganica sono dunque destinati ad essere sacrificati a quella operazione detta « grande spiaggia europea=-> che impirenditori romagnoli sembra stiano avvd.ando insieme a grossi op'eratori economici della capitale? Non si sa. Pare ·che ,la proprietà delle aree lagunari sia già passata in mano, di im,prenditori « turi,s,tici ». In,tamto, i comunisti e i socialdemocratici che reggono le sorti ,del comune gargaJ11ico, resipinto il piano regolatore a suo tempo già adottato ,dal commissario prefettizio, hanno dato 1 il via ad un piano di fabbricazione che lascia facilmente intendere quali siano le intenzioni di « valorizzazione » della laguna di Lesina. Lo stesso può accadere a Castellaneta sulla riviera io.nica. Una splendida fascia litoranea rimboschita a spese dello Stato viene ora contesa dall'amministrazione comunale che ne richiede la sdemanializzazio,ne: p·er lottizzarla, naturalmen,te. Se gli organi centrali competenti saranno, debo1li e l'influente d1 eputato democristian·o che appoggia i progetti di valorizzazione turistica a danno della p,ineta riuscirà a spuntarla, come è p,revedibile, toccherà a Castellaneta la stessa so,rte di Agropoli: quello che era un tranquillo villiaggio di pescatori affacciato sul mare ,del Cilento è oggi una selva di brutti casermoni, un po,sto già escluso dagli itineraDi turistici più raffinati, ma che in un domani non mo1 lto lontano potrà essere rinnegato da quegli stessi che oggi con,tribuiscono aiH:asua rovina. Così « decolla» il turismo meridionale. In ginocch,io, esautorato,, il potere locale sembra destinatoi ad essere il mi,gl.ior alleato di quella spinta speculatrice che rischia di trasformare lo sviluppo turistico del Sud in una grande fabb-rica de1le illusioni. Dietro alle grandi società di lottizzazione vengo,no i medi e piccoli speculatori, poi i sindaci, i notabili locali, i funziornari dalle autorizzazioni facil,i, tutti occupati a far credere alla gente che il Sud sta per trasformarsi nel paese di Bengodi. Da sottosvilupp 1ato, avvilito, misco·noscit1to, ora amato, ,desiderato, pagato a caro prezzo. Una delle poche iniziative, che raipp1 resenta un tentativo di sviluppo razionale del turismo meridionale, è ·ceritamente quella varata dalla Cassa del Mezzogiorno attraverso una serie di piani turistici. Ma i piani, che dovrebbero daire un organico assetto urbanistico a gran parte delle aree meridionali di interesse turistico, hann::> valore puramente indicativo. Essi, cioè, a differenza dei piani regolatori, non vinco 1 lano1 amministrato,ri e privati cittadini alle loro p1 roposte. Sarebbe tuttavia p·ossib~le servirsi di questi strumenti urbanistici peT una buona pairtenza del turismo meridionale, r.ichiamandos,i alle proposte e alle soluzioni da ,essi 1ndicate, per incoraggiare e incentivare, o viceversa scoiraggiare, le iniziative 1 nuove. Servendosene, in defi.n1itiva, pier una più accorta politica di finanziamento ,del ,nuovo turismo meridionale. La situazione è, al,lo stato iaittuale, ·p·reoccupante: « chi potrà ervitare guasti peggioni ___,si chiedono, i tecnici che hanno elaborato i piani di svilup,po, turistico per conto della Cassa - se anche l'umile pescato 1 re o il picco,loi imp1rendi1tore si b,utteranno nel turismo come ,se si trattasse di un'avventura »? Dalla gran•de, alla media, alla piccola speculazion·e, è tutta t1na mentalità che 37 ,Bbi iiotecaginobianco

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