Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

.. / Giornale a più voci È con questo spirito da frontiera che il Mezzogiorno sta p·er affrontare i suoi problemi. Arrivano le autostrade. È quasi completata, salvo1 b·revi tratti, la Salerno-Reggio Calabria; per buona parte co1 mpiuta l'autostrada adriatica che da Rimini porterà in Puglia, fino a Lecce. Dal 10 dicembre scorso, poi, anche la Napoli-Bari è tutta percorribile e forse non passerà molto tempo e lucani, pugliesi e campani avranno finalmente la grande superstrada Basentaina - da Metaponto 1, sullo Jarno, a Salerno, attraverso la Lucania - che da 15 anni alm·eno ricorre nelle promesse elettorali dell'o·n. Emilio Colombo. Con le due autostrade abruzzesi, infine, il sistema longitudinale e trasversale delle comunicazioni per l'Italia centro-meridionale potrà dirsi quasi completo e uno dei primi settori di attiv1tà economica ad averne beneficio 1 (o danno: questo si vedrà), sarà certamente il turismo. Il Sud ha p·aesaggi di straordinaria bellezza, duemila chilometri di coste, un'atmosfera non anco['a inquinata, una vegetazione caratteristica. Ma la sua risorsa m1 aggiore sotto il profilo turistico è il so,le, che consente di prolungare la stagione ben oltre i normali 100 giorni all'anno, considerati il minimo necessario per la convenienza della gestione di un esercizio alberghiero. Già adesso, secondo una tradizione che risale, si può dire, al turismo colto ottocentesco, sparuti drappelli di tedeschi, inglesi, scandinavi, francesi si attestano nei mesi fuori stagione (marzo, aprile, m·aggio - ottobre, novembre) sulle spiagge e nelle zone interne di quei centri di vecchia tradizione turistica meridional,e già consolidati nella fama, nelle attrezzature, negli insediamenti: Sorrento, P·ositano, Amalfi, Taormina e anche Maratea, giunta più ,di rieoente a fama turistica, ma già conosciuta all'epoca di Francesco Saverio Nitti che v:i trascorreva le sue vacanze di uomo di S.tato. La lunga attesa del Mezzogiorino sta dunque per finire? Le autostrade, le nuove prosp 1 ettive turistiche, la facilità di IllllOViinsediamenti, costituiranno elementi propulso,ri di un decollo turistico delle regioni meridionali? Ad essere ottimisti le cose dovrebbero andare co,sì. Ma, guardando a ciò che succede, e considerando l'attuale comportamento delle po,polazioni e degli amministratori pubblici, non mancano i motivi di allarme p•er ciò che potrà invece accadere, sop,rattutto all'inizio. Una massiccia domanda turistioa fino a ieri contenuta dalla difficoltà delle comunicazioni e dalla conseguente scarsa incentivazione alla creazione di infrastrutture, preme ormai violentemente sul Mezzogiorno, debo1 le e imprepa· rato. La miseria tradizionale, i b,assi redditi e il ritardo economico di questi decenni hanno im1 poverito i1 l Sud anche di una classe dirigente capace di resisterie alle sollecitazioni che fanno intravedere soluzioni rapide e miracolistiche. La popo.Jazio,ne è fatta di vecchi rassegnati o di gio,vani desiderosi di andarsene. Le rimesse degli emigrati non servono a rinfo,rzare l'economia melìidionale, ma a spendere in b·eni di consumo prodotti aJ Norid. Chi non è. partito, chi è rimasto, ha voglia di ottenere tutto, ad ogni costo e subito, anche a rischio di lasciare dietro di sé terra b,ruciarta. Ancora una volta il Mezzogio,mo rischia di pagare a oaro prezzo le condizio,ni di inferiorità in 35 Bibliotecaginobianco

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