' Giornale a più voci di nuovi quadri dirigenti, sensi.bili ed aperti nei confronti dell'esigenza di promuo 1 vere le masse conttadine - in·differenziate nella miseria e nell'ignoranza _. ad una condizione ciittadina, ad una coscienza di individui e di gruppi differenziati, e socialmente mobili, tutti inseriti in un dinamico, processo di sviluppo economico e civile; capaci di avviare e portare avanti questo processo; liberi sia dalla soggezione agli interessi costituiti delle classri e delle categorie che dalla suggestio,ne delle ideo,logie schematiche e finalistiche. E difatti, Rossetti, accenn,ando a « Nord e Sud», la considera espressione di un grup·po legato aigli « aspetti nazionali più moderni del capitalismo». Noi, però, non vorremmo che, con l'aiu,to indiretto di Malagodi, che ha troppo spesso parlato come Costa, e con. l'aiuto diretto di quei cattolici che hanno mandato a memoria la Populorum progressio, si identifichino tro,ppo rigidamente capitalismo e liberali 1 s1 mo; e quindi Rossetti ci consen.tjrà di rettificare il suo accenno al noistro legame con gli « aspetti più moderni del capitali1smo ». Certo, per dirla ancora con Rossetti, noi siamo « su posizioni di mediazione con le forze più mo1derne del Nord»; ed in questo senso no1n ci siamo lascia ti coinvolgere dal « fallimento... del disegno di ri,m-iovan1.ento1 fo,nda to da molti gru•ppi radicali - sulla scia delle posizioni salveminiane - sull'intellettualità della piccola borghesia meridionale». Ma, a parte la considerazione che questi gruppi radicali hanno fondato il loro disegno di rinnovamento su una interpretazione schematica ed approssimativa delle « po·sizioni salveminiane », delle quali noi abbiamo cercato di dare un'interipretazio,ne (absit iniuria verbis) crociana, dobbiamo pur precisare che la « mediazio 1 ne con le forze più moderne del Nord » presupponeva e p1 resuppo,ne un'indipendenza da queste forze e comunque la condizione di non essere legati neanche agli « aspetti nazionali più moderni del capitalismo », se un legame del genere dev'essere inteso n,el senso di una soggezio,ne, di una dipendenza, di un condizio1namento passivo rispetto• ai gruppi industriali che meglio rappresentano tali « aspetti nazionali più moderni del capitalismo ». Le nostre polemiche con l'antimeridionali 1smo dei Co1 sta e dei Malago 1 di, le nostre condanne di certe scelte aziendali di localizzazione industriale (Rivalta e la Fiat), le nostre riserve nei co,nfronti della politica di infrastrutture patrocinata da un Bass,etti (anche facendo ricorso a giu'Stificazioni meridionalistiche), le nostre critiche 1 nei confronti della troppo a lungo, protratta ri., luttanza degli Agnelli e dei Pirelli ad impegnarsi nel Mezzogiorno: tutto questo testimonia forse di un legame coin forze moderne del capitalismo italiano e soprattutto del valore relativo delle « posizio.ni di mediazione » che abbiamo cercato di far valere, ma testimonia pure che si è trattato e che si tratta di un legame e di una mediazione tali da no1 n implicare condizionamenti della nostra azione pub.blicis.tica e politica (e ci sia con•sentito di aggiungere che ci sono forse riviste che si co1llocano sulla nostra sinistra, almeno nel senso· che si definisco,no• socialiste o di sinistra cattolica, ma che non possono dirsi, come noi ci possiamo dire, veramente libere da condizionamenti « capitalistici » ). 31 . Bibliotecagitiobianco
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