Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

GIORNALE A PIU' VOCI Le élites del Mezzogiorno È stata pubblicata su « l'Astrolabio» un'interessante « inchiesta sul Mezzogiorno ». Interessante sop,rattu,tto - ma non soltanto -- nella sua prima parte, dove Giorgio 1 Rossetti si sfo,rza di chiarire, anzitutto a se stesso, quali potrebbero essere i termini n.uovi dell'anti,co 1p,roblema che Salvemini e Dorso collocarono a monte di tutti gli altri problen1i che insieme co·ncorsero a formare il co,mplicato ordito della qucstion-e meridionale: il problema della classe dirigente. Rossetti, molto correttamente, mette l'accento sulla considerazione che, « anche se è stato lentissi·mo. ora è macroscopicamente visibile tutto un processo, che è in atto, di accumulazione e di crescita di forze economiche meridionali ». E do1po aver in·dicato le componenti (ti questo processo, ,do:po avere colto alcuni significativi aspetti dei fenomeni p·olitici cui ha dato luogo il relativo sviluppo economico degli ultimi anni, Ro,ssetti approda alla conclusione che « in queste realtà in movimento pa·re di p•oter cogliere i sintomi della tendenza a formar si di una nuova classe dirige:IlJte meridio,nale su cui non p1esa tanto l'estrazione sociale, quanto, i legami, molto p,iù stretti che in passato, con il mondo della produzione e con il mondo mo 1demo ». È tramontata, o sta per tramontare, la vecchia figura del notabile. E tramonta pure l'altrettanto vecchia figu,ra dell'intellettuale « rurale », co,n la sua velleità di essere rivo 1luzio11ario, di fare il rivoluzionario, di evadere come rivoltlzionario dai duri i1npegni di riflessione e di azione che derivano da una realtà che si ·vuole e si deve trasfo,rmare, ma che non sarà mai trasfoirmata con le fughe in avanti di chi ha la rivoluzione facile. A Ro,ssetti è sembrato quindi, che si vada affermando una « ·nuo1 va figura. di intellettuale, profondamente inserito nelle attività produttive, con grandi capacità di iniziativa, che si pone in modo diretto problemi di gestio,ne, in prima perso,na, di certe attività, che ne crea di nuove ,sulla sco1rta della an·alisi delle tendenze e delle necess.i,tà dell'i,ndustria, senza aspettare le sollecitazioni ». È importante per no1 i, molto 1 importante, e soprattutto co,nfo1rtante, questa impressione che Rossetti ha ricavato dalla sua inchiesta: perché, dal gio,rno in cui abbiamo com 1inciato le nostre fatiche n1ensili (sono passati 182 mesi), ci siamo proposti ap,punto di contribuire - per la nostra p,arte: di intellettuali che si richiamano ad una tiradizione di studi severi e ad un ideale dri « libertà liberatrice » - alla formazione di più n1oderni quadri dirigenti, sul modello della « nuova figura di intellettuale » che Rossetti ha descritto, ed ha incontrato. Noi non abbiamo ,difficoltà a riconoscere che il prob.lem·a delle masse, così ·come viene orato,riamenite posto dalle co1 rrenti tradizionali della sinistra, non ci ha mai suggestionato e tainto meno appassionato: il nostro, p,roblema è stato ed è concretamente, e magari illuministicamente, quello delle élites: 30 Bibiiotecaginobianco

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