Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

·' .. La tecnostruttura calvinista 'imp·rob·abili quanto possono a prima vista sembrare, vuol dire che questo tipo di rivoluzione è già in corso. Vogliamo chiamarlo una sorta di calvinismo di ritorno, restituitoci depurato dalla originaria « vocazione religiosa » sotto la forma di funzionali~mo manageriale di impronta anglosassone? È forse lo spirito dei mercanti lucchesi, milanesi, con1aschi, sfuggiti alla controriforma ed alla oppressiva burocrazia ecclesiastica per emigrare nella più libera ,calvinista Ginevra, che ci viene· do·po secoli riproposto attraverso la massiccia irruzione dell'empirismo angJ.o,sassone -nella nostra cultura? Che l1a v·alorizzazione •etica del lavoro b,en fatto,, della capa,cità professionale ci venga restituita attraver~o gli stages harvardiani? Certo che, se alla base della società si sta lentamente formando una struttura organizzativa più solida ed efficiente, più simile ai modelli stranie1 i che non alle paesane tradizionali istituzioni, lo scontro frontal<~ con le forme burocratiche dovrà un giorno ben esplodere. Se, fino ad oggi, è stato evitato, è perché gli uomini che operavano sug]i opposti versanti erano legati da analoghe mentalità e da comuni interessi di at1toconservazione. Lo scontro sarà frutto di UJ ta fatale necessità di sopravvivenza, ~a stessa che sta tra~formando le strutture centralizzate ed autoritarie del sistema industriale italiano. Il problema d;venta a questo punto eminentemente politico. È possi,bile ipotizzare .un'alleanza di tutti i ·ceti leg.ati alla produzione, cioè imprese e si .1. dacati, che consenta di affrontare risolutamente il _problema di fondo del nostro paese: l'assoluta dicotomia tra la staticità parassitaria del mondo burocratico e la dinamicità del mondo industriale? La risposta è nelle mani della classe politica. Di quella parte, alme110, che, pur tra infiniti travagli e contraddizioni, porta avanti nel nostro paese gli ideali della Resistenza. Solo dalla sua iniziativa si può sperare in un fecondo patto sociale, che utilizzi le capacità e la disponibilità della società in movimento per un'opera di autentica trasformazione dell'assetto del nostro sistema pubblico. VITTORIO OLCESE 29 ·.~ibliqtecaginobianco

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