Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

.. Il « segreto » di Forlani -gestione d-el suo ufficio-, F·orlani mostra di voler tener conto della lezione morotea non me1 no di qu.ella fanfani·an,a: e si guard·a p·erciò, a differenz,a di Piccoli, dall'assumere il piglio di chi vuole imporre u·na su,a scelta, ma al contrario si sforza di trovare volta :a volta u.n,a pi·atta.forrna che po,ssa essere comune (almen,o virtualmente) a tutto il pwtito. Intri,nseco a tale metodo è appunto· il rischio dell' «unanimismo•». Ma in veal tà questo, è un rischio, ( O· un vizio) intrinseco alla natura stessa della DC: co•me partito che o-ccup,a uno spazio politico assai vasto, e (o,vvi1 amente) in1 te·nde continuare· a-d occuparlo; co,me p·artito che trova la sua ragion-e d't1nità in un'etichetta n1etapo1 litioa, anzi p•ersino1 metaideolo,gica, e deve salv1 aguardare il « mito » di questa unità; co,me p·a.rtito più « fe·deria,le» che u·nitario, cioè come partito che raccoglie nel suo seno una moltitudine -di corr•enti gr11ppi e tendenze assai eterog,e11ei, e in tanto può sopravvivere (almeno come :Po 1 rmazione di maggioranza) in q11anto riesce a te11erclliin qualche modo insieme. Ne risulta tutta una s.erie di vincoli che condizio,nano la dialettica interna della DC - si presenti essa o no « unanimistica » - e ,co.ndizio,n:ano, la sua stessa strategi,a .di partito,, nel sen.so ,che la obb,ligano, a co1 nservarsi comunque un margine di elasticità, se non prop•rio di ambiguità, rispetto alle scelte che le pro1 pongono· le altre fo,rze politiche. Son,o i vincoli cui alludeva Forlani quando al Congresso di Milano, nel novemb;re del 1967, si trovò a do,ver « giustifìcar,e » l'alle·anza che gli « a1nici di Nitove cronacl1e » avevano, stretto coi ,do,rotei ed i,nten,devano manten·ere o·perante (come di fatto l'.hanno mantenuta sino alla fine) nonostante gli inviti e le avances delle correnti di sinistra. « L'esperienza del passato - d~ceva Forlani in quell'o,ccasione - ha dimostrato che le sinistre democratiche-cristia11e sono battute dalle forze conservatrici del sistema, ogni volta che la loro azione non si salda con qitella di altre forze che so1 n1 0 importanti, tradizionali, centrali nella 11ita e nella storia della DC. Questo è così vero che quando la sinistra democratica-cristiana non ne tiene conto, essa finisce sempre per trovarsi isolata oltre la linea di confine socialista, nell' alterna'tiva di rassegnarsi acl un ruolo permanente di critica oppure di utilizzare l'appo,g·gio ed aprire il d1iscorso con il partito comunista. Ma poiché qilesto non è possibile, ecco che la sinistra democristiana deve trovare la capacirà di collegars:i nella realtà del partito ad altre forze, ad altri gruppi, poiché è 11ellarealtà del partito che essa trova a livello di direzione le maggiori e più 17 BibJiotecaginobianco

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