/ \ Profili tali istituti nonché il metodo econometrico in quanto rnetodo, che permette di superare la stasi che l'econo-mia politica sta attraversa11do dopo la teorizzazione paretiana. Genialmente Amoroso elabora un modello matematico che, nell'analisi della dinamica dei sistemi e delle interrelazioni dei fattori, spiega il ciclo economico come la risultante di forze generanti tendenze antitetiche, e no.n come la risultante di forze « cicliche in sé » 13• Concetti analoghi sostiene Keynes, nel 1936, quando ravvisa la causa delle crisi economiche nell'aumento della differenza fra reddito e consumo e nella conseguente diminuzione della propensio,ne all'investimento. Queste analisi scaturirono naturalmente dal cumulo di problemi posti dalle esperienze di politica anticongiunturale e dalle pianificazioni, sebbene già il nostro Barone avesse dato, ai primi del secolo, una compiuta teoria della pianificazione e Pareto dedicasse gran parte della sua opera scientifica a definire le condizioni di « ottirnalità » di un sistema eco,no·mico. Amoroso riprende il concetto paretiano di « ottimo» ed analizza il modo in cui un'entità politica può programmare le risorse a s11a disposizio,ne 14 ; in tal modo può parlare di « programma economico », inteso come complesso di regole di condotta dirette al raggiungimento di un fine; si viene così ad o·perare un no1tevole salto qualitativo rispetto alle precedenti formulazioni ispirate al puro· liberismo, salto che si sostanzia in una nuova presa di coscienza epistemologica sulla falsariga ·dell'opera dell'inglese Robbins 15• Robbins afferma, invero, la neutralità dei mezzi rispetto ai fini ed è questa una conq11ista fondamentale alla quale non è estranea la teoria della pianificazione. Per Amoroso esiste non solo il programma dell'ente economico complesso, ma anche quello del singolo. Se il termine «programma», egli soggiunge, non ha trovato, finora, diritto di cittadinanza nella scienza economica, è perché esso è stato sempre compreso in quello di equilibrio; vi è cioè un equilibrio che si forma inconsapevolmente per le reciproche iterazioni, ma vi è pure un equilibrio cui il soggetto economico tende consapevolmente. A questo eqtiilibrio An1oroso dà il nome di « programma economico». La seconda guerra mo,ndiale, per il suo trascendere la volontà del singolo, sembra suggerire allo st11dio1so il ritorno ad una concezione 13 Cfr. L. AMOROSO, Ciò che è chiaro e ciò che è oscuro nelle fiuttuazioni dei prezzi, . Atti INA, Roma, giugno 1931, pagg. 161-177. 14 cfr. L. AMOROSO, La teoria matematica del programma economico, in Cournot nella economia e nella filosofia, Cedam, Padova, 1939, pagg. 125-144. 15 cfr. L. RoBBINS, An essay on the nature and s,ignifi,cance of economie science, MacMillan, London, 1935. 107 Bi biiotecaginobianco
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