Nord e Sud - anno XVII - n. 122 - febbraio 1970

Il riassetto della Campania dramento di tali attività nel contesto della politica di piano, la quale non può essere che unitaria, anche se articolata ai vari livelli territoriali e nelle ·diverse componenti setto·riali. Nel breve perio.do comunque sarebbe forse già abbastanza portare t1n po' di o•ridine nell'attività dei vari orga,nismi che a scala regionale o sub-regionale sono investiti di funzioni « pianificatorie » nel settore degli ospedali, delle scuole, della promozione dello sviluppo industriale, turistico, ecc. E l'ordine va portato senza indugio perché i problemi si fanno sempre più acuti, e premono anche nel senso della creazione di nuove entità istituzionali, come l'Ente Regionale dei Trasporti o i consigli co1 mprensoriali, secondo l'esempio che ci viene da altre regioni più sollecite nel predisporsi ad affrontare degnamente i loro compiti. Ma ci coglie il dubbio di avere, senza volerlo, iniziato a scrivere un nuovo articolo. Ci fermeremo pertanto qui, non se11za avere tuttavia quanto meno soltanto ricordato che forse ciò di cui la Campania e il Mezzogiorno hanno il maggior bisogno, anche ai fini della realizzazione di un migliore e pitt civile assetto territoriale, è l'avvio di una seria e responsabile politica industriale, che voglia e riesca a considerare il fenomeno della crescita industriale nelle sue varie componenti: settoriali, localizzative e promozionali. Fino a quando non disporremo di adeguati strumenti per il controllo e lo stimolo delle attività di questo settore, qualsiasi sia pure realistico e limitato disegno di riassetto del territorio sarà fatalmente condannato a rimanere confinato nel limbo delle buone intenzioni. ALFREDO TEST [ 97 _ Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==