Il riassetto della Can1pania più coerentemente verrà perseguito l'avvio, di una crescita delle zone interne »; ed ha ritenuto che la proposta di realizzare un'area per la « direzionalità regionale » sia in contraddizione co1 disegno 1 policentrico adottato e con l'o,biettivo della diffusione dell' « effetto città » su tutto il territorio regionale: semmai tale indicazio,ne potrà essere utilizzata per definire la localizzazione di attrezzature collettive o per la delocalizzazione di taluni impianti che già allo stato destano particolari problemi. All'atto ,dell'esame dello specifico piano comprensoriale interessante la parte prevalente ·dell'« area ,metropolitana», il Comitato si riserva comunque di effettuare un più preciso giudizio nel merito degli interventi proposti. 5. Alcuni problemi particolari. A proposito del problema della sistemazio,ne idrogeologica del territorio regionale e ,della politica delle acque, le « Risoluzioni » rico-noscono che la sua soluzione costituisce la necessaria premessa per qualsiasi strategia di riorganizzazione territoriale, e sottolineano l'esigenza che il Piano Territoriale ,di Coordinamento in·dividui le aree di risanamento geologico (precisando i relativi interventi diretti e indiretti, anche in funzione della definizione di tm'organica politica agraria e forestale per le varie zone) ed indichi, articolandole secondo precise priorità, le opere necessarie per una razionale ed efficace regimentazione ,dei corsi d'acqua, inclusa la realizzazione di un congruo numero di invasi destinati anche a determinare un deciso miglioramento delle condizioni di base per 1a ristrutturazione dell'agrico,ltu,ra. Si rileva altresì, per quanto concerne la politica delle acque, l'esigenza di verificare, sulla base del ,disegno complessivo di assetto territoriale, la va; li1dità degli strumenti tecnico-legislativi già predisposti (quale, ad esempio, il Piano degli acquedotti), promuovendone quindi l'eventuale modificazio,ne, anche sulla base di un aggiornato censimento delle riso1rse idriche sia superficiali che so·tterranee. Il documento del C.R.P.E. sottolinea anche l'esigenza di giungere ad una rapida i1dentificazione delle aree da asso,ggettare a regime cli parchi di interesse nazionale o regionale « al fine di garantirne l'integrale, e co,munque regolamentata conservazione sotto il profilo eco1o- . gico e paesaggistico ». L'individuazione di tali aree, si osserva, dovrà essere effettuata sia su1la base dei vincoli rappresentati dalle concentrazioni di emergenze naturali che in funzio,ne della propo,sta riarti93 -Bibliot~caginobianco
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