Felice Ippolito ma le persone: i fondi cioè non sono destinati agli istituti universitari o ad altri analo,ghi organismi, ma ai singoli. E no·n p·uò dirsi che tali fondi siano destinati solo ai tito1ari di cattedre - i così detti « baro•ni » · - perché la demago,gia ha fatto sì che a~canto ai professo,ri tito.Jari, compaiano (sia pure quasi sempre co1 ri cifre più mo,deste) anche professori incaricati 01 aggregati, ait1ti O· assistenti e perfino semplici ricercatori. I co.ntributi variano da poco più di una diecina di milioni fino a centinaia di migliaia di lire: si assiste cioè alla pianificazione della miseria, che è lo, specchio• della situazione miseranda in ct1i il Ministero della P.I. lascia gli Istituti universitari (dove le dotazioni bastano appena a pagare luce, gas, telefo,no e, spesso insufficientemente, la biblioteca), onde tutti devono far ricorso alle n1ammelle del CNR che fa quello che può, e, se non facesse, guai! Con ciò non si vuol attaccare questa politica, che è conseguente allo stato di abbandono in cui giaccio,no· le Università, che non hanno· neanche i mezzi per sopravvivere: di conseguenza ognuno si alimenta, per non mo,rire, dove e come può. Ciò che è criticabile è il sistema e segnatamente la colpevole incuria durata per anni, anzi per decenni, che ha fatto sì che, senza i co-ntributi del CNR, gli Istituti universitari non potessero so1 pravvivere, di tal che il CNR stesso - ca.me è ben noto - ha do,vuto per necessità di co,se snaturare i propri compiti istituzionali e diventare la piccola banca della ricerca, polverizzando i pro,pri co·ntributi, senza poter svolgere u.na propria politica di ricerca e praticamente senza procedere ad alcuna. pianificazione. Situazione, questa, contro la quale hanno. lottato tutti i Presidenti del CNR, da Colonnetti a Giordani, da Polvani a Caglioti, senza peraltro riuscire a mo1dificare sostanzialmente uno, stato di cose che trova altrove le sue cause remote, e precisamente nell'assoluta inadeguatezza delle dotazioni universitarie. Se si gua,rda poi ai programmi speciali elencati nel citato documento, carità di patria induce a non infierire. Tranne alcune eccezio,ni notevoli - co,me per esempio l'Istituto, internazionale per le ricerche vulcanologiche di Catania 01 il Laboratorio di Geologia marina di Bologna - non si compr_ende che cosa siano molti degli istituti e laboratori « proposti, approvati o istituiti », alcuni dei quali sono affidati indiscriminatamente a perso,ne di indubbio valore, non in base a un piano or~ ganico o alle competenze specifiche, ma soltanto in base alla priorità della domanda; altri hanno intitolazione generica o troppo particolare, come ad esempio il « centro di studio per la geochimica e la cristallochimica dei minerali » ( come se un Istituto di Mineralogia oggi potesse, in campo scientifico, svolgere attività diversa da quella indicata da questo titolo) o co,me il « Centro di studio per la geologia applicata alle vie 84 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==