Nord e Sud - anno XVII - n. 121 - gennaio 1970

Giornale a più voci d) il quadro regionale, e magari quello delle auspicabili grandi Regioni dell'Italia settentrionale (Italia di Nord1ovest, Tre Venezie, e insieme Emilia, Toscana, Marche ed Umbria), può essere lo strumento, di intervento più idoneo ed opportuno per •dar vita ad una politioa della montagna che non voglia dimenticare la fruttuosa esp·erienza fatta nel Mezzo,gio1 rno e voglia co1 ntem·poraneamente evitare che tragedie come quella del Vajont e compromessi come quelli di Longarone debbano continuare a ripetersi. CALOGEROMUSCARÀ Caprara e il comunismo napoletano Il giovane dirigente comunista mi punta addosso lo sguardo. Ha una espressione sincera. « La radiazione di Caprana, mi dice, era ormai inevitabile, ma quando abbiamo visto questo ·nostro compagno lasciare la Federazione, molti di noi hanno trattenuto a ftalica le lacrime. Abbiamo sperato fino all'ultimo in un suo recupero. Ma da parte sua non c'è stato alcun segno di autocritica o dì pentimento. Caprara ha replicato alle accuse ed alle contestazioni senza scomporsi. Aveva calcolato tutto; aveva previsto, anche la nostra commozione, perciò ha mostrato di non ineravigliarsene eccessivamente » . L'eresia ha posto Massim·o Caprara fuori dal PCI nella notrte tra il primo e il due ,dicembre. La sua p1osizione di eretico e di « antip,artitico » è durata c~rca un anno. Ora il PCI napoletano è impegnato a contenere le conseguenze d'ella sua radiazione; a riassorbire nell'organizzazione burocratica e tradizionale del partito le energie e le « voci» che si erano racco,lte intorno a Caprara e che, attraverso di lui, si erano iden1tificate nelle posizioni del « Manifesto»; a riportare « dentro» quelle forze che per un anno circa erano rimaste « fuori». Per avere un'idea meno ap,p1 rossimativa di ciò che questa vicenda sig11ifìca per il comunismo napoletano - -e può significare p,er il comunismo, campano e meridionale - è necessario considerare molti elementi: la personalità polit~ca ,di Caprara, l'assetto del partito a Napoli dopo il XII congresso provinciale del gennaio 1969, le conclusioni del successivo congresso nazionale. di Bologna, la crisi sul piano internazionale del comunismo, il ruolo che il PCI •svolge da alcuni ·anni nei due princip,ali en,ti locali napoletani: Santa Maria La Nova e la Sala dei Baroni. Tracciando un •profilo politico del parlamentare radiato, Franco Grassi ha scritto su « Il Mattino» del 3 dicembre: « Caprara si iscrisse al PCI nel 1943 (a vent'anni) durante la guerra; fu arrestato dalla Polizia nel corso di una retiata nel ristorante 'Raffaele' in via .Santa Brigida, insieme con un 55 , B·ibliotecaGino Bianco

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