·' Giornale a più voci inserita nell'attuale economia industriale. Anche il turismo, infatti, che potrebbe sembrare un'attività moderna, portatrice di occupazione, di redd ito di benessere, figura finora da attività di rapin·a o di solo sfruttamento delle risorse e di sopravvivenza pei:iché non è stato in grado di ridare una ragio ne di vita comunitaria all'intera montagna, di riplasmare il p1 aesaggio e di organizzare il territorio secondo le forme moderne della convivenza civile. Scompare così il vecchio ed arriva il nuovo; ma quanto sopravvive del v ecchio non è la parte che v·a salvata per il futu•ro ed è invece la parte c he rappresenta un freno ed una ,distorsione allo sviluppo; e quanto arriva di nuovo basta per distruggere il passato ma non è sufficiente per inaugurar e il futuro. La montagna italiana ha certo bisogno di una politica che accomp•agni la sua trasformazione ed assicuri un congruo imp,iego di essa e delle sue risor se nell'àmbJto di qualcuna delle diverse d1 estinazioni del territorio nazionale. E potrebbe aver bisogno, per quella parte che non rientra nelle pertinenz e della Cassa per il Mezzogiorno, di un ente a sé. Ma, come nel caso1 del Mezzogiorno, la creazione di un istituto specifico p,er gli interventi straordinar i nella montagna si giustifica solo se perdura l'inefficienza dell'amministrazione ordinaria e se l'attuazione del p·rogramma nazionale stenta ad avvenire. Quando fu creata la Cassa per il Mezzogiorno per rendere operante un eccezionale impegno pubblico in un'area vasta come un buon terzo d·el pae se ed affatto trascurata fino ad allora, si pensava probabilmente che ad un intervento straordinario dovesse corrispondere un ente straor-dinario. E di fatto si vide giusto, nel senso che le ,deficie~e della pubblica amministra - zione e la mancanza di un programma di sviluippo economico per l'inter o paese avrebbero potuto rendere inoperante un impegno che voleva esse re nuovo, radicale e risolutivo. Ma non va dimenticato che umo dei momenti più significativi delLa maturazione culturale e politica del meridionalismo fu app·unto la presa di coscienza della intercomunicabilità tra Mezzogiorno ,ed Italia, al punto che oggi, da parte di qualcuno, si sostien·e di eliminare la Cassa. È un'ipotesi logica, anche se difficilmente attuabile oggi finché dura l'azione impacciat a dell,a pubblica amministrazione e 'la debolezza strumentale del programma . economico. Anche per la montagna, ove non rientri nell'area di intervento della Cassa, si può pensare ad un impegno straordi1nario• ben più cospicuo di quello pr evisto dalla legge in vigore. E si può pensare ad un ente straordinario che renda efficaci gli impeg 1 ni presi e quelli che si volessero prendere. M·~ in nessun caso è possibi 1 le immaginare che la montagna, perché è un'area omogenea, sia sotto il profilo morfologico •e d'am,biente che sotto quello dei problemi· da risolvere che essa pone al paese, po1 ssa essere investita da provvedimenti specifici che non si inquadrino anche dal punto di vista territoriale in una visione nazionale, collegata cioè a quanto avviene nel resto del paese ed in 53 •
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