. ·' Editoriale .: « La nuova domanda politica che sale dal paese »: questa frase è diventata di nioda negli ambienti di sinistra, piace a Donat Cattin e piace a De Martino. Ma quale sarebbe poi questa « nuova domanda politica che sale dal paese»? SecorLdo Donat Cattin e secondo De Martino essa si è tittta e pienamente espressa nelle recenti agitazioni sindacali, nelle richieste dei sindacati, e non soltanto in quelle relative a rivendicazioni di carattere settoriale, ma anche e soprattutto in quelle relative a problemi di carattere generale: tra le quali spicca ovviamente la richiesta di i,1,napolitica della casa. A proposito della politica della casa, l'on. Donat Cattin ha prop1 osto un Ministero ad hoc per coordinare tutte le competenze attualn1ente disperse tra vari Ministeri: è una proposta da prendere in consid·erazione e da verificare in alterriativa all'altra proposta che si potrebbe fare, di affidare al Ministero dei Lavori Pubblici il coordinamento delle competenze sue e di qitelle di altri Ministeri o enti vari. Ma per una politica della casa il problema dei problemi è quello dei suoli, e quindi della riforma urbanistica. Ora, a questo proposito, l'on. De Martino ha scritto che « abbianio dovuto avere uno sciopero nazionale di tu.tti i sindacati per scuotere la coscienza nazionale sitl problema della casa e forse aiutare qualcuno a comprendere che, senza affrontare la riforma urbanistica ed imporre una disciplina dei suoli che li sottragga alla speculazione privata, anche questo problema posto in modo drammatico rischiava di rimanere tale ». , Noi, per la verità, a leggere queste parole dell'on. De Martino, abbiamo ricordato con malinconia i tempi, i lunghi e non lontani tempi, durante i quali dovevamo difendere il Ministro socialista dei Lavori Pubblici dall'accusa che gli veniva lanciata da sinistra di aver insabbiato la riforma urbanistica: l'on Mancini, in realtà, non può essere considerato responsabile di questo insabbiamento, perché, quando Manci11i era Ministro dei Lavori Pubblici, erano venute a mancare le condizioni politiche per portare avanti questa riforma. È vero piuttosto che le condizioni politiche p·er una reimpostazione ed un rilancio della riforma urbanistica ci potrebbero essere oggi, non tanto perché i sindacati ha11no fatto uno · sciopero generale per la casa, ma soprattutto in quanto dai misfatti edilizi di Napoli e di Ro1na a quelli industriali e naturalmente anche edi3 Bibl"otecaGino Bianco
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