Nord e Sud - anno XVII - n. 121 - gennaio 1970

' Un decennio 1 di attesa . ' ' . · se invece lo strumento usato è qu·ello dell'espansione degli investimenti o della spesa p·ubbli,ca, l'aumento ,nei tassi di interesse viene realizzato sull'onda di una ,congiuntura favorevole. ·Questa •considerazion·e rende palese il secondo punto debole della p•olitica basata sulle restrizioni creditizie, punto debole che, · come si è detto, ri1 guarda la sostanza delle misure prese. Se le restrizioni di liquidità finiscono col provocare una caduta della domanda globale, i risultati della manoviia divengono oltremodo incertì. D·a un lato·, le im,p-ortazioni di merci non p-o,trebbero· che cadere, il che porterebbe certamente so,llievo alla bilan·cia dei paga- . menti. Ma d'altro lato la caduta nel livello1 del reddito noin farebbe che creare una disponibilità aggiuntiva di mezzi di p.agamento, che fatalmènte rifluirebbero verso le piazze estere. È p•erfettamente possibile quindi ,che, dopo un p·eriodo inizi,ale di su-ccesso, ca·ratterizzato da scarsità -di liquidità, ricer,ca ,affannosa di mezzi di pagamento da parte delle imprese, veloce rientro di capitali, subentri una fase -di depressione nella quale il deflusso di capitali ricomincerà più aiccentu,ato di prima. L'efficaoia del rimedio risulterebbe in tal mo1 do soltanto temporanea, e ben ·presto le misure p·rese si rivelerebbero controproducenti. Sotto questo p·rofilo, l'esperienza italiana degli anni p·assati è particolarmente significativa. Le fughe di cap,itali iniziaro 1 no nel 1962 sotto la spinta della nazionalizzazione dell'in·dustria elettrica e con l'ingresso· •del partito socialista nell'area di governo, ingresso che fac·eva temere una politica di app,esantimento fiscale •e -di più deciso intervento pubbl,i,co nell' econo·mi1a; proseguirono ·accresciute nel 1963, anno in cui sup·eraro·no i 480 miliardi; la ,stretta creditizia le fece cadere brusoamenve a 111 miliardi nel 1964, ma la depressione che ne conseguì provocò una nuova ondata di uscita nel 1965, anno i,n cui ,l,eesportazio·ni di ·capitali tornarono al liv-ello di 455 miliar.di. · Queste considerazioni -conducono alla ·conclus.io•ne ,che l'arma della stretta creditizia non ·può essere utilizzata indiscriminatamente come strumento p1 er .combattere le fughe di e:apitali, ma che piuttosto occorre vagliare con cura la situazione g.enerale dell'eco~ nomia. Se il paese si trova simultaneamente ad avere· una fuga di capitali e. una pressione inflazionistica interna, la riiduzio·ne della liquidità p·uò rapp•resentare ,uno· strumentai utile, irì qu1 anto .al tempo stesso ri,duce la ,domanda globale, allevia la .p,ressione inflazio7 nistica e ·p·rovoca un ·ri·entro di ,capitali finanziari. Ma se il p,aese si trova i:n situazio,ne contrastante, nel senso che, mentre da un lato si verifica una fuga di capitali, ·dall'altro _non si è anco-ra realizzata 23 - ,, . . ' Biblio ca Gi o Bianco

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