Augusto Graziani b·uzio·ne settoriaile degli investimenti. In secon•do luo.go, .la dinamica delle esportazio 1 ni di·pen·de dalla com·petitività dei pro1 dotti offerti, co·mp,etitività che a sua volta sarà maggiore o minor•e a seconda che il flusso di investimenti sia stato sufficiente per assicurare un adegu.ato· ri1 nnovo degli impianti :e un· adeguato ingresso del p·ro,gresso tecnico ris1 p-etto a quanto si è v·erifioato negli altri 1 'paesi. Nel .periodo lungo, quindi, la capa,cità di esportazione- è in funzio·ne diretta degli in,vesti1nenti effettuati nei periodi passati. Queste su.ccinte osservazioni so·no sufficienti a chiarire il p,unto ch,e, in una economia ·aperta, il problema dell'equilibrio· della bilancia ,commerciale è strettamente connesso al problema degli investimenti interni. Se si vuole realizzare un dato tasso di sviluppo del reddito, è le,cito attendersi ch,e anche la do1 mand-a di importazioni cresca al medesimo ritmo, e fo·rse •ad un ritmo, maggiore; per evitare stro·zz,ature dal lato della bilan·cia dei pagamenti, è n.ecessarjo che anche le espo·rtazioni crescano di p·ari passo, il .che impone di realizzare un tasso di ,accumulazione del capitale adeguato a rendere costantemente com·petitiva l:a produzio,ne interna risp·etto ai mercati esteri. L'esigenza di sviluppare adeguatamente le esportazio,ni rapp,res·enta in tal modo un vincolo anche sotto il profilo, del1 'aocumul,azione -del ,capitale. La med-esima esigenza, vista sotto un pu•nto di vista diverso 1 , 'PUÒ essere esipressa dicen,do che fra i tanti tassi ·di ac,cumulazione che la -collettività p-uò essere disposta ad ·accettare, non tutti sono realizzabili sotto, il profilo, -economico, in quanto tassi 1di accumulazione troppo bassi re·n,deranno scarsamente 1 co,mpetitive le esp·ortazioni e contribuiranno a creare situazioni di passivo nel1 la bilanciia ·C·ommerciale,, obbligando in tal modo il paese •a fare uno sforzo ,p.er rea1lizzare tassi .di ·crescita più ele,vati, o, alternativamente, a ripie·gare su tassi di crescita ancora più modesti. Possiamo adesso con.clu,dere un ragionamento. ch,e, iniziato• in precede·nza, avevamo !,asciato in parte in sosp,eso. Allorché abbiamo trattato il problema dell'equilibrio interno, abbiamo no,tato che fra gli obiettivi della p·olitica •co1 ngiunturale si è di recente inserito quello ,di salvagu,ardare il liv,ello cl.egli investimenti; in questa visione, 1abbiamo triacciato le linee ,di una politica di 1 contro 1 llo vo,lta a tutelare, oltr,e agli obiettivi della stabilità interna, anche l'obiettivo degli investimenti. Non ab·biamo però chiarito in che mo·do il livello, desiderato •di investimenti ,anda·sse ,determinato. Il ragionamento può adesso essere co·mp1 letato ,affermando che il livello· di investimenti che deve essere comunque salvaguarda~o è determinato 18 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==