Nord e Sud - anno XVII - n. 121 - gennaio 1970

.. L'Europa dopo il vertice , europeo. Da parte dell'Italia e dei paesi del Benelux, vi sarebbe entusiasmo, non op·posizione. Quanto al Governo francese, esso è favorevole a parecchi aspetti dell'unificazione economica, particolarmente nel campo della tecnolo,gia e della politica monetaria; quegli aspetti che non comportano un accentuarsi dello spirito sovranazionale o un troppo evidente rafforzamento delle istituzioni comunitarie. Sia il Governo che l'opinione pubblica desi,derano una maggiore in,dipendenza dall'America. Ma mentre la riluttanza del Governo nei confronti del rafforzamento delle istituzioni comunitarie tende a indebolire gli stessi strumenti che consentirebbero di raggiungere un certo grado di in~ipendenza dagli Stati Uniti, l'opinione francese più informata si mostra generalmente meno sospettosa ve:riso i metodi so,vranazionali. Via via che svanirà il ricor-do •della magnetica leadership di de Gaulle e si avvicineranno le prossime elezioni parlamentari, è provedibile che Pompidou diventi più sensibile al punto di vista del Centro, che è sempre stato decisamente federalista. Per evitare una rottura troppo brusca con la continuité di de Gaulle, Po1 mpido 1 u ha dato all'Aja l'impressione di essere meno flessibile di quanto non sia in realtà. A Pompidou non può sfuggire che un simile atteggiamento può impedirgli di conseguire quella posizione di leadership in Europa, la cui importanza politica diventerà per lui sempre maggiore durante i prossimi tre anni. Si può quindi prevedere che il suo appo,ggio all'unificazione economica e ad 11n certo gra·do di unificazione politica si farà sempre più deciso. È probabile che negli altri paesi della Comunità l'o,pinione pubblica reagisca positivamente a ferme posizioni in favore di una inte .. graziane di più vasta portata. Questa reazione risulterà particoilarmente importante per il governo inglese; la Gran Bretagna ha infatti bisogno che la sua richiesta ·di far parte della CEE continui ad essere appoggiata, e con decisio•ne crescente, sia dai Gov,erni, sia dall'opinio,ne p•ubblica dei .Sei. Per dirla brutalmente, la .disponibilità dei Go1 verni membri e della Co1 mmissio,ne della Comunità a darsi da fare per l'ammissione inglese verrà a diminuire di molto, se la Gran Bretagna c11iederà modifiche sulla PAC, proprio mentre l'atteggiamento della Francia nei riguardi di una ulteriore integrazione della Comunità dei Sei si sta ammorbidendo. L'ap,poggio necessario a un'operazione co1sì importa11te quale l'allargamento della Comunità si potrà probabilmente ottenere se la Gran Bretagn.a rimarrà a questo proposito in posizio·ne più avan-. zata rispetto al Governo francese. Per quanto riguarda l'opinione pubblica inglese, abbiamo visto che la Gran Bretagna non può che trarre vantaggio dall'allargarsi dell'ol?iettivo da una ristretta visione del pro125 ~ s·iblioteca Gino Bianco

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