John Pinder doganal~, con istituzioni che potenzialmente tendono, a una ·ulteriore integrazio 1 ne, ma il cui principale obiet'tivo è stata finora la co,mplessa questio11e della PAC - o;ffre all'Inghilterra uno scarso incentivo immediato. Quali che siano i risultati dei negozi.a ti, la. Gran Bretagna sarà svantaggiata dalla PAC, e non c'è ragione di supporre che le esportazioni inglesi di manufatti aumenteranno in misura superiore alle importazioni da una Comunità che, includendo· la Repubblica federale tedesca, ha una po1 tenza in•dustriale par~ a quella inglese. Nel lungo termine, il grande Mercato offrirà probabilmente notevoli benefici economici così alla Gran Bretagna come agli altri paesi men1bri. Ma no·n ci sarà da meravigliarsi se gli uomini politici ed il pubblico attribuiranno un peso eccessivo alle difficoltà a breve termi11e. Se, tuttavia, prima che trascorra troppo tempo, la Comunità si avvierà verso la fase della completa unità economica, che si tradurrà in una po1 litica industriale, in pro·grammi tecnolo•gici, in u11a politica regio·nale e in un sistema moderno ·di trasporti intra-comunitario, l'Inghilterra può aspettarsi dal « settore pubblico » della ·Comunità benefici uguali ai costi che deve pagare. In_oltre la Gran Bretagna ha interesse, non me110 degli altri paesi dell'Europa Occidentale, ad esercitare una qualcl1e influenza sulla politica internazionale. Ma è indubbio che l'Inghilterra, al pari degli altri paesi europei, potrà evitare di essere rimorchiata ,dalle superpotenze e potrà avere un certo peso nel mondo, soltanto se sarà parte di t1na comunità politica. Così è probabile che un serio impegno inglese ai fini ,dell'unità econo-mica e politica europea non solo· accrescerà e consoliderà tra gli attuali paesi membri della Co,munità, l'appoggio alla tesi dell'allargamento, ma risponderà anche all'interesse degli inglesi stessi e potrebbe rappresentare, agli ,occhi dell'opinione pubblica, un con1penso alla impopolare politica agricola. Coloro che ritengono· valido tale argomento potrebbero· tuttavia temere che, prima che vengano conclusi con successo· i nego1 ziati per l'allargamento, i .Sei possano decidere una politica co·mune che potrebbe risultare danno 1 sa per l'Inghilterra, come la PAC. Tuttavia le questiolii sulle quali si prenderanno probabilmente decisioni definitive durante tale periodo, sono quelle questi~ni la cui messa a punto è già talmente avanzata da essersi tradotta in decisioni del vertice o in proposte al Consiglio ·da parte della Commissione; ed esse non sembrano p•resentare difficoltà. Una più vasta coo·perazione tecnolo,gica e il rilancio dell'Eurato,m, che si occuperà anche •di ricerche non nucleari, son0 conformi ai suggerimenti di Wilson sulla tecnologia comunitaria; il piano Barre p·er i crediti e la coordinazione econo,mica è, come si è già ·detto, piuttosto mo,desto, ma nei suoi limiti accettabile; la proposta 122 Biblioteca Gino Bianco
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