' L'Europa dopo il vertice ·in modo da consentire una valutazione degli impegni finanziari. Tuttavia l'accordo· sulla riforma della politica agrico,la comune rin1ane in un certo senso nel vago, mentre l'impegno per un regolamento• finanziario definitivo è immediato e preciso. La decisione relativa al finanziamento dell'agricoltura sottolinea il fatto che, pur essendo stato deciso che i negoziati con i ·paesi che aspirano ad entrare nella Con1unità vengano intavolati entro il luglio del '70 o subito dopo, e benché i capi .di Stato o di Governo « si siano ancora una volta dichiarati d'acco 1 rdo· sul principio dell'allargamento della ·Comunità » e sul fatto• che « i preparativi debbono avere luogo nello spirito più positivo », l'apertura dei negoziati non offre alcuna garanzia di successo. Certo, qualsiasi Governo membro potrebbe in ogni caso po1 rre il suo veto all'ingresso 1 di un nuovo socio nella Comunità, perché l'art. 237 del Trattato di Roma prevede che la vo,. tazione su questo punto sia unanime. Ma l'imposizione di un prezzo più alto di q11ello che la Gran Bretagna è in grado di pagare viene facilitata dalla possibilità di un veto non solo sulla richiesta come tale, ma anche su qualsiasi cambiamento nel regolamento finanziario, dal quale poi dipende in larga misura tale prezzo,. Il Cancelliere Brandt ha lasciato 1 capire nel suo -discorso introduttivo, che il Parlamento tedesco potrebbe non ratificare il regolamento finanziario se l'allargamento della ·Comunità dovesse inco,ntrare degli ostacoli; tuttavia, mentre questo può funzionare da incentivo durante la fase in cui si definisce la posizione negoziatrice della Comunità, sembra dubbio che lo si possa tenere di riserva durante il periodo dei negoziati stessi. In contrasto con l'estrema precisione -dell'impegno relativo al finanziamento agricolo, il comunicato della conferenza al vertice è stato laconico e generico nelle co1 nclusio 1 ni che si riferiscono al processo di unificazione politica ed econo,mica. Pompidou non poteva fare sue le posizioni piuttosto decise assunte nei rigt1ardi delle istituzioni dal Cancelliere Brandt e da altri, a cau,sa dei gollisti « duri » ancora priesenti nel suo Go·verno e nel timo,re che il generale possa ro,mpere il silenz10 in cui si è chiuso. In questo contesto, Pompidou si è spinto già abbastanza lontano quando1 si è dichiarato d'accordo sull'obiettivo ·di « rafforzare i poteri in materia di bilancio del Parlamento europeo» e ha accettato che il comunicato si limitasse a menzionare il fatto, che il metodo delle elezioni dirette è ancora allo· studio del Consiglio. Ma, ci piaccia o no, questo è ancora il quadro nel quale ci si muove, ed. è dubbio che Pompidou possa sentirsi in grado di permettere che il rafforza·mento dei poteri del Parlamento europeo proceda molto velocemente ed arrivi mo,lto lontano. 115 ·~Biblioteca Gino Bianco . .
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