fohn Pinder È anc~e facile dimenticare quanto fo1ssero diffusi i timo,ri che la politica francese non sareb·be sostanzialmente cambiata dopo, de Gaulle. Pompido,u ha -dimostrato che tali timori erano· esagerati e pro,babilmente anche info1 ndati. Se il suo discorso di apertura è stato, pieno di riferimenti alla continuité ( dichiarazioni generiche sul futuro dell'Euro,pa, acco1 mpagnate da concrete richieste di molto danaro per la Francia) il suo· atteggiamento complessivo nel co,rso della conferenza ha fornito significativi elementi di ouverture: il riconoscimento 1 che la Comunità sta alla base della costruzione europea, l'acco 1 rdo1 in linea di principio circa l'apertura di negoziati con i paesi che chiedo,no di entrare nella Comunità stessa, l'accettazione di un certo co·ntrollo sulle risorse finanziarie della ·Comunità da parte del Parlamento, europeo. È vero- cl1e l'atteggiamento di Pompidou verso il rafforzamento, delle - istituzioni comunitarie no·n è stato p·ositivo, e che le sue proposte per l'unità eco,nomica si sojno limitate agli aspetti di maggio,re e più immediato interesse per la Francia. Cionono,stante la ouverture è stata importante quanto la continuité: adesso si è autorizzati a sperare che il governo, francese no11 tenterà di bloccare un rinnovato processo di integrazione europea. Tuttavia il vertice, mentre l1a din1ostrato che esiste la possibilità di allargare e sviluppare la Comunità, ha anche messo in luce il pericolo che questa occasione non venga co1ta. Infatti la decisione _di aprire negoziati no11 garantisce affatto che tali nego1 ziati siano conclusi con successo; e le decisioni prese circa lo sviluppo della Comunità sono, tutto sommato, di scarsa entità. Il risultato più concreto• della conferenza ha riguardato quello- che eufemisticamente è stato definito il « completamento» della Co1nunità, l'imp~gno cioè di giungere per la fine del 1969 ad un acco,rdo su di un regolamento- finanziario definitivo per la politica agricola comune: definitivo in quanto. no·n più soggetto a mutamenti sostanziali, mentre i mutamenti di dettaglio dovrebbero essere decisi da un voto unanime, e sarebbero cioè soggetti al diritto di veto1 • Si do,vranno compiere sforzi ininterrotti « per assicurare un controllo migliore del mercato, mediante una po1 litica di produzione agricola che consenta di ridurre le spese di bilancio » 1 : ha dichiarato Brandt che il Governo federale potrebbe « raccomandare ai corpi legislativi di appro,vare gli acco,rdi finanziari » 2 solo se verrà e·ffettuato un serio tentativo di riformare i regolamenti del Mercato Agricolo . 1 Comunicato conclusivo della conferenza deH'Aja, ri,portato dal « Times », 3 dicembre 1969. 2 Dichiarazione introduttiva di Brandt alla conferenza dell'Aja, ri 1 portata dal « Times », 2 dicembre 1969. 114 Biblioteca Gino Bianco
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