Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

Sara Esposito sante, offre cioè la possibilità di studiar~ il problema dal puntò di vista dell'uomo della strada. Perché in questo libro l'accusato si difende; involontariamente, talvolta in man.iera poco coerente o maldestra, per nulla scientifica. E il quadro che ne risulta è diverso da .quello abitualmente presentato dalla scienza ufficiale; un quadro visto, se così si può dire, dall'altra parte della barricata. Non che la situazione cambi sostanzialmente: l'atteggiamento agnostico del cittadino è una realtà di fatto che appare. chiaramente anche nel libro di Terkel; però appare anche più complessa e più sfumata di quanto si potrebbe pensare. Se non altro è possibile individuare alcuni elementi che giustificano o attenuano la gravità di questo comportamento ed è p·ossibile vedere fino a che punto si tratti di un. comportamento voluto e dove e come intervengano fattori estra11ei a complicarlo, accentuarlo, esasperarlo. Tanto per fare un eserrzpio, il disinteresse d'ell'uomo della strada per l'ambiente urbano è dovuto in buona parte a ignoranza: quasi nessuno degli intervistati da Studs Terkel sa con precisione cosa sia non solo la città in citi vive, ma addirittura il quartiere in cui abita, come .funzioni, quali siano i ~uoi problemi e soprattutto come sia possibile intervenire per risolverli o almeno a chi bisogna rivolgersi per sollecitare un intervento di qualsiasi tipo. Ma non sempre è vero che il cittadino si disinteressi di tutto: benché egli esaurisca buona parte delle proprie energie nella lotta per sopravvivere nella « giungla d'asfalto», il cittadino medio protesta per il traffico caotico, per la penuria di case o per gli affitti troppo alti, per la mancanza di aree verdi o di attrezzature sportive, per le carenze dei pubblici servizi; non essendo un esperto, « capta » quei problemi che in qualche I modo sono alla sua portata, senza tuttavia approf on.dire la sua reazione fino a giungere ad una visione completa e organica dei problemi urbani. Anche quella faciloneria alla quale talvolta il cittadino si lascia andare e che lo induce a co11siderare alcuni aspetti del decadi1nento urbano come mali inevitabili, al di fuori del suo controllo, è dovuta in buona parte alle difficoltà che l'uomo della strada deve affrontare per raggiitngere l'autorità competente e far sentire le proprie ragioni. Talvolta i qitotidiani prendonò l'iniziativ.a di pubblicare le lettere che segnalano problemi particolari: pro.test e per un disservizio o sollecitazioni ad adottare determinati provvedimenti. Ma questo non è sufficien.te a risolvere il problema. Il discorso diventa più complesso quando si passa alla pianificazione urbana. Parlando di Londra, Carter affermava che due fattori soprattutto si oppongono al rinnovamento della città: l'indifferenza, appun.to, e lo scetticismo dei cittadini nei confronti della· pianificazione, e 64 BibliotecaGino Bianco

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