Mario Pendinelli carne sufficiente per continuare la fornitura e facendo capire al Fugalli che sarebbe stato opportuno ritornare al suo vecchio fornitore. Il che, pur non volendo, il Fugalli fu costretto a fare». « Il dottor Di Mino, direttore dei servizi sanitari del macello (all. 23) ha dichiarato (ali. 23) che le disposizioni vigenti ,prescrivono, senza eccezione alcuna, l'uso di mezzi appositamente autorizzati dall'Autorità provinciaie sanitaria per il trasporto di qualsiasi tipo di carne nell'ambito del Comune, e che per quanto riguarda Palermo, il Comune ha concesso alla ditta TAM l'appalto di tale trasporto dal macello alle ditte private. Ha precisato però che con l'entrata in vigore della legge che regola le norme sul commercio all'ingrosso delle carni, la carne n1acellata può essere commerciata anche fuori dal macello e pertanto sono state istituite dai commercianti delle sale di contrattazione privata, regolarmente autorizzate e fornite di frigoriferi. Al trasporto di detta carne, che p1 rima di essere sdaziata viene sottoposta egualmente al controllo sanitario da parte del veterinario, possono provvedere direttamente le ditte interessate con propri automezzi, perché, detto trasporto non è pre~ visto nelle condizioni del capitolato d'appalto fatto dal Comune alla ditta TAM. « Per quanto riguarda l'imposizione fatta al direttore dell'albergo " Delle Palme " di trasportare dal macello all'albergo, con i mezzi della ditta TAM o con un mezzo proprio autorizzato, la carne confezionata che giungeva dalle ditte del Nord e che veniva portata al macello per la visita, ha dichiarato di non ricordare di essersi occupato di tale fatto ma di ritenere che tale divieto doveva essere stato imposto da qualcuno dei veterinari o dei Vigili urbani p,reposti al servizio di attuazione delle direttive da lui impartite in virtù delle disposizioni vigenti ». << L'azione della mafia contro l'albergo "Delle Palme" e la "Villa Igea", non si limitò, come abbiamo visto all'inizio del presente rapporto, al solo settore della fornitura delle carni, ma si estese anche a quello d~lla fornitura della frutta e dell'assunzione del personale. Attuando metodi ormai noti, la mafia aveva creato per i ipropri accoliti facili guadagni ed arricchimenti sicuri e tendeva ad estendere in tutti i settori della vita cittadina i p1 rop1 ri tentacoli. "Don Totò Pipitone ", noto capomafia dell'Acquasanta, già fornitore del vino alla "Villa Igea", pensa di sistemare nell'albergo un suo nipote, Lauricella Giuseppe e dare nel contempo un guadagno sicuro senza alcun lavoro al ni,pote e creare per la mafia un punto di appoggio, che successivamente si è rivelato di grande importanza. Con l'aiuto degli accoliti della zona dell'Acquasanta "Don Totò" riesce a creare le premesse per il posto al nipote. Furti ed incendi, indubbiamente da lui vo,luti, si verificano nelle ore notturne e creano una situazione di disagio per il vecchio guardiano notturno, maresciallo dei carabinieri in pensione, Lorizzo Angelo. " Don Totò " sfrutta subito tale situazione da lui creata e si presenta a proporre l'assunzione del nipote a chi, conoscendolo, non avrebbe potuto dire di no. Così Lauricella Giuseppe, in atto detenuto, il cui nome è legato a quello del famoso b·aJ?.dito Luciano Liggio, fa ili suo ingresso nella "Villa lgea ", dove, nonostante solo raramente venisse notato a p1 restare servizio, non avvennero più furti o incendi. « Non soddisfatto di ciò e facendo leva sul fatto che era conosciuta la sua appartenenza alla mafia e la sua parentela con « don Totò » riesce in entrambi i predetti alberghi ad imporsi quale fornitore della frutta, ricambiando l'imposta concessione della fornitura con l'ostentata concessione della protezione della mafia». « Heliman Rinaldo, già direttore dell'albergo "Villa lgea", in atto residente a Genova, ha dichlarato (all. 11) che l'assunzione del Lauricella, quale guardiano notturno, avvenne nel periodo che era consigliere delegato della Società Grandi Alberghi Siciltani il prof~ Lazzaro. Tale assunzione, egtli dice, "più che per mia volontà fu conseguenza di una serie di eventi e circostanze inspiegabili tipicamente siciliane che 60 I . BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==