.. . La mafia dei 111ercati I n1ente domanda, nel 1963 e nel 1964, per ottenere la concessione di uno stan.d, si vide respingere la richiesta perché gli stands disponibili risultavano tutti occupati. Soltanto nel 1967, dopo un intervento della Commissio-ne a11timafia, il ·Co1 nsorzio 1 in questione ebbe in assegnazio11e lo stand ricl1iesto e risultò che gli stands no11 erano stati affatto assegnati tutti. 2) Commercio all'ingrosso delle carni. L'attività della mafia in questo settore è significativa1nente illustrata da una_ ,denuncia che nel 1965 il questore di Palermo trasmise alla Magistratura e che riportiamo quasi integralmente: « Nel corso di indagini dirette ad accertare l'azione svolta dalla mafia nei vari settori della vita cittadina, si veniva a conoscenza delle estorsioni continuate subìte dall'amministrazione degli alberghi " Delle Palme " e " Villa Igea ", nella persona del Direttore Fugalli Rodolfo. Veniva riferito infatti che il Ruisi Orazio, il Lauricella Giuseppe e il Pipitone Antonino, tutti appartenenti aHa mafia, approfittando del timore che incutevano, perché nota era la loro attività, avevano con l'ausilio delle altre persone in oggetto denunziate e con le loro azioni tipicamente mafiose, imposto ai direttori di detti alberghi la fornitura della carne e della frutta e al direttore della "Villa Igea" anche l'assunzione, come guardiano notturno, del su citato Lauricella Giuseppe, che in atto trovasi detenuto per associazione a delinquere. In particolare si veniva a conoscenza che circa tre anni fa il Fugalli, direttore dell'albergo «Delle Palme» non trovando confacente alle esigenze dell'albergo la forni•- tura della carne, che veniva effettuata dal Ruisi Orazio, proprietario della carnezzeria "Alba", sita in via Rosolino Pilo, aveva rinunziato a tale fornitura e aveva provveduto a fornirsi presso altro macellaio. Ciò aveva provocato il risentimento del Ruisi Orazio e del di lui fratello Giuseppe, ora deceduto. Quest'ultimo anzi un giorno sj era presentato alila porta di controllo dell'albergo « Delle Palme», dove av.eva sostato minacciando il Fugalli e coloro che avessero portato la carne. Per tale fatto il Fugalli era stato costretto a riprendere la fornitura della carne dal Ruisi. Successivamente, avendo il Fugalli ridotto nuovamente la fornitura che veniva effettuata da1 Ruisi, per aver p,rovveduto a ritirare le carni da alcune ditte dell'Italia settentrionale, fu ancora ostacolato in questa nuova forma di approvvigionamento. Infatti il direttore del locale macello, dottor Di Mino Giuseppe, per il trasporto di detta carne, che giungeva dal Nord in ceste 1 igienicamente confezionate, pretese, contrariamente alle disposizioni vigenti, che il trasporto della carne dal macellor dove veniva portata per l'esame, all'albergo, venisse effettuato con un furgone_ idoneo e regolarmente attrezzato per il trasporto di carni fresche e che venisse approntato un apposito garage per detto mezzo. Il Fugalli pertanto era costretto a fornirsi ancora dal Ruisi. Dopo circa un anno, avendo la ditta Randazzo Vincenzo inviato una circolare a tutti gli alberghi ,per la fornitura della carne, il Fugalli si accordò con detta ditta per la fornitura della carne all'albergo «DelLe _Palme». Dopo circa sei mesi però anche detta fo~nitura fu sospesa e 1a ditta Randazzo si scusò di non poter ricevere 59 ~ Bibli:otecaGino Bianco
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